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"Ineffabile
testimone del tempo che scorre, che chiude un millennio e ne apre
un altro, il ruolo di "crooner" continua a fare
proseliti.E così, dopo lo Sting di
"A brand new day", ecco spalancare le sue
accoglientissime |
braccia anche al dandy Bryan Ferry, per
lunghissimo tempo ugola, "front man" ed eminenza grigia
degli indimenticabili Roxy Music. Il quale, a dire il vero, una
certa propensione al canto in punta di lingua la coltivava da
tempo, se solo si hanno presenti i suoi esordi solistici (ed era
il 1973!) di "These foolish things". Ma in questo
"As time goes by", che riprende e amplifica il tema
immortalmente legato al "Casablanca" di Humphrey Bogart
e Ingrid Bergman, i giochi si fanno ancora più sottili, delicati,
quasi impalpabili.
Tutti i temi selezionati girano infatti attorno all'estetica degli
anni Trenta e Quaranta, e sono arrangiati e swingati in perfetto
"Teddy Wilson style", e sono di un "blasé"
deliziosamente tendente al "fané". Ma il nostro Bryan
li fa rivivere con una pozione d'amore davvero sopraffina, e li
circuisce con una delicatezza encomiabile, e li centellina come un
sommelier impegnato a degustare un Bordeaux di grande annata. E'
un piacere sublime, insomma, il suo e anche il nostro. Che ci
accompagna dalla prima all'ultima delle quindici "song"
in programma.
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