Alimenti e materie plastiche dovrebbero stare lontani e non in contatto tra loro, lo afferma la ricerca scientifica: pigrizia ed ignoranza minimizzano.

Utensili in poliammide contro i quali si è espresso il rigoroso German Federal Institute for Risk Assessment (BfR), taglieri che rilasciano microframmenti di plastica ad ogni taglio, contenitori nei quali si mettono gli alimenti contaminandoli con sostanze che interferiscono con i nostri ormoni (interferenti/disruttori endocrini) rompendone il delicatissimo equilibrio e con il nostro sistema immunitario danneggiano la salute e l’ambiente.

“Le superfici a contatto con gli alimenti devono essere lavabili, sanificabili, devono resistere alla corrosione e non rilasciare sostanze che possano inquinare o infettare l’alimento con cui sono a contatto” recitano giustamente le norme che definiscono i materiali da usare nelle cucine (professionali).

Quello che ormai è incomprensibile è l’ostinarsi a dedurne che le materie plastiche sono quelle che meglio di tutte rispondono ai requisiti di salubrità, nonostante sia provato senza ombra di dubbio che la maggior parte delle plastiche usate in cucina rilasciano sostanze dannose.

Un parere dell’Istituto Federale Tedesco per la Valutazione dei Rischi (Bundesinstitut für Risikobewertung) invita a limitare il più possibile il contatto degli alimenti caldi con gli utensili da cucina in poliammide.

Il tagliere di plastica si segna sicuramente molto più facilmente di uno in legno di ulivo la cui superficie è decisamente più dura e compatta.

Quando si taglia il cibo sul tagliere è inevitabile che la superficie venga incisa dai coltelli formando piccole fessure difficili da pulire, dove lo sporco si deposita.

La pulizia ed il lavaggio successivi all’uso sono gli stessi, tranne che per la possibilità di metterli in lavapiatti (ma nemmeno i piani di lavoro in acciaio vengono messi in macchina).

Ma ogni volta che viene usato il tagliere di plastica questo rilascia microframmenti, microplastiche.

Non ripeterò qui quanto già indiscutibilmente dimostrato dai numerosissimi studi, già ripresi dalla maggior parte dei media.
Per chi volesse un assaggio può dare un’occhiata a questa pagina su “Disruttori/interferenti endocrini” Link…  ed ai riferimenti qui sotto.

Università Statale di Milano
Microplastiche nelle comuni acque in bottiglia
Link…

Plastiche e alimenti: Il BPS, sostituto del BPA, continua a sconvolgere i nostri ormoni (20/04/2013) Link…
Qualche anno fa i produttori di bottiglie per l’acqua, di contenitori per cibi e per prodotti destinati ai bambini si sono ritrovati con un grosso problema: un ingrediente fondamentale della plastica usate per i loro prodotti, un composto organico chiamato bisfenolo A, BPA, era stato collegato in modo certo, da molti scienziati, a diabete, asma, cancro, alterava la prostata, squilibrava il sistema endocrino e lo sviluppo neurologico.

La risposta da parte dei produttori fu quella di creare prodotti “BPA-free”, non contenenti BPA, ma secondo uno studio realizzato dai ricercatori del University of Texas Medical Branch di Galveston, il BPS assomiglia al BPA, ma in un modo più problematico.
Come il BPA, il BPS sconvolge le risposte cellulari agli estrogeni, cambiando le regole di crescita e morte delle cellule, ed il rilascio ormonale.
Come il BPA, fa tutto ciò a livelli di esposizione estremamente bassi.

Trovate microplastiche nelle feci umane Link…
Nelle feci umane sono state trovate microplastiche: polipropilene (PP), polietilene teraftalato (PET) e non solo condividono ormai intimamente la nostra vita.

Danni e costi da microplastiche: perfino i mittili si aggrappano meno
Link…

La Disfunzione erettile può essere causata anche dal BPA contenuto nella plastica (11/04/2014) Link…
La disfunzione erettile può essere causata anche dal bisfenolo A, BPA, presente nella plastica di molti contenitori da cucina ed imballi di cibi, se la sostanza viene ingerita per lunghi periodi, anche a bassi dosaggi.

Vedi anche
Un terzo delle sostanze chimiche infrange le norme di sicurezza europee
Link…

Allarme degli endocrinologi: la UE non protegge la salute (27/06/2018)
Link…

Campagna informativa sul corretto uso dell’alluminio in cucina
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Per saperne di più
Polyamide Kitchen Utensils: Keep contact with hot food as brief as possible
BfR Opinion No. 036/2019 of 17 September 2019
Link…

Investigating options for reducing releases in the aquatic environment of microplastics emitted by (but not intentionally added in) products. Final Report.
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efsa
Presence of microplastics and nanoplastics in food, with particular focus on seafood
Link…

European Chemicals Agency
Microplastiche
Link…

Marco Dal Negro

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