Un bicchiere di vino rosso

Un bicchiere di vino rosso al giorno, possiamo berlo o no?
E’ giusto trattare le etichette di vino, birra e superalcolici come quelle delle sigarette? Cosa dice “la scienza”?

“La scienza” dice tante cose diverse che vanno considerate in una visione di insieme.

Non esiste una risposta univoca, si o no, perché non si possono affrontare problemi complessi in modo semplicistico.

Possiamo dire che l’alcol a certe condizioni nuoce gravemente ad alcune cellule del nostro corpo, mentre ad altre attiva allo stesso tempo anche processi salutari positivi.

Bisogna valutare caso per caso se pesano più gli effetti negativi o quelli positivi.

E’ il caso del vino, in particolare rosso invecchiato, ma non solo.
Un bicchiere di vino rosso al pasto quindi fa male o bene a seconda della persona e delle sue condizioni in quel momento.

La spiegazione è nelle righe ed i link che seguono.

Per quanto riguarda le scritte sulle etichette, informare le persone sui pericoli legati al consumo ed all’uso delle sostanze nocive è più che giusto, doveroso.

Quindi sarebbe bene porre avvisi adeguati di pericolo su:

  • tutti i prodotti contenenti zucchero:
    dolci, caramelle, torte, cioccolato, bibite e bevande varie, merendine, brioches, panettoni, veneziane, Nutella e le altre creme spalmabili, yogourt zuccherati e bevande assimilate,dessert, ed ogni altro prodotto che comprenda lo zucchero tra i propri ingredienti, dichiarato o meno.
  • tutti i prodotti contenenti i conservanti ed aditivi dimostrati come dannosi…
  • tutte le plastiche ad uso alimentare dimostrate come tossiche…

Ma a questo punto gli avvisi di pericolo dovrebbero essere posti anche su

  • tutti gli articoli che producono micro e nano frammenti di plastica, sulla nocività dei quali non ci sono più dubbi, sia per la salute umana che per quella del pianeta:
  • tutti i capi di abbigliamento ed arredamento realizzati in fibre e microfibre sintetiche che rilasciano nano/micro plastiche durante la loro vita…
  • sulle bottiglie di plastica dell’acqua minerale e delle bevande che diffondono enormi quantità di micro plastiche…

Non si può essere rigorosi solo un pò, o lo si è o non lo si è.

Nel frattempo proviamo a rispondere alle altre domande.

Per rispondere in modo utile, quindi, dobbiamo ripartire da zero, ricordando che l’essere umano è un organismo molto complesso al cui benessere concorre una enorme quantità di fattori, perciò qualsiasi visione parziale non potrà rappresentare lo stato complessivo di una persona.

Ogni sostanza produce effetti diversi a seconda delle condizioni di assunzione: dobbiamo valutare gli alimenti nel loro insieme, non come singoli nutrienti isolati.

Una dieta non è costituita da singoli nutrienti, ma da alimenti interi, da soli o insieme a molti altri alimenti come parte di un pasto, di un individuo, che ha un proprio stile di vita e fa parte di una comunità i cui corpi probabilmente si sono evoluti e plasmati nel tempo in funzione dei bisogni e delle abitudini legati alla vita della comunità stessa in un determinato territorio.

Nel mondo occidentale la valutazione nutrizionale del rapporto tra dieta e salute si è tradizionalmente concentrata sui singoli componenti degli alimenti, come proteine, grassi, carboidrati e micronutrienti, considerati separatamente.

Gli alimenti tuttavia hanno strutture fisiche e nutrizionali complesse, che influenzano la digestione e l’assorbimento e possono generare interazioni all’interno della matrice alimentare, alterando così le proprietà bioattive dei nutrienti in modi imprevedibili.

Pertanto, la matrice alimentare può presentare una relazione diversa con gli indicatori di salute rispetto ai singoli nutrienti studiati isolatamente.

L’effetto complessivo di una singola sostanza è poi condizionato anche dalla concentrazione: quanto alcol (ad esempio) c’è nel sorso bevuto e quanti sorsi, in quanto tempo vengono bevuti.
.
I danni da binge drinking non sono gli stessi di quelli prodotti da un bicchiere di vino diluito nel corso di un pasto.

Alcuni studi scientifici hanno tenuto conto delle differenze tra i diversi alcolici e le diverse modalità di assunzione: qui ne cito 2 per tutti, qua sotto, come negli altri nostri articoli, trovate link a numerose altre ricerche scientifiche sull’argomento e le riviste scientifiche ne contengono altri ancora.

Uno studio pubblicato su Plos One coordinato da Alberto Bertelli dell’Università di Milano dimostra che l’acido caffeico contenuto nel vino bianco – assunto anche in minime dosi – rafforza la protezione del sistema cardiovascolare, aumentando la biodisponibilità di ossido nitrico. Vedi: “Uno o due bicchieri di buon vino bianco al giorno possono proteggere cuore e reni (18/05/2015)” Link…

Beneficial effects of red wine intake upon gut microbiota and parallel effects upon plasma metabolomics“, pubblicato sulla rivista “European Heart Journal“, riporta i risultati di uno studio nel quale sono stati somminstrati 250 ml di vino rosso al giorno, per 5 giorni alla settimana per 3 settimane.

Questo lavoro ha in particolare studiato le interazioni tra vino rosso, flora baterica intestinale e metaboloma plasmatico, rilevando anche gli effetti positivi derivati dall’assunzione controllata di vino rosso. Vedi: “Il quartino di vino rosso influenza positivamente la flora batterica intestinale e non soloLink…

Si legge:

“Nel periodo del vino rosso, rispetto all’astinenza, la metagenomica fecale ha rivelato:

una diminuzione della presenza di Collinsella, un genere batterico correlato all’aterosclerosi;

un aumento di Eubacterium, genere correlato con la digestione delle fibre e con il metabolismo degli acidi biliari;

un aumento significativo della diversità alfa (p <0,05 per tutti).

Nel plasma, dopo il consumo di vino rosso è diminuito in modo non significativo l’N-ossido di trimetilammina (TMAO).

Dopo il consumo di vino rosso HDL e resveratrolo sono aumentati.

L’analisi metabolomica plasmatica di 20 pazienti ha rivelato cambiamenti correlati al microbioma associati al consumo di vino rosso:

diminuzione dei livelli di fenilalanina, benzoato, tirosina e triptofano;
livelli inferiori degli acidi biliari primari colato, taurocholato e degli acidi biliari secondari desossicolato e litocolato solfato.

Allo stesso tempo il vino rosso ha aumentato gli steroidi androgeni e ha diminuito la beta ossidazione (p <0,05 per tutti).

Contemporaneamente l’energia totale, le proteine, i carboidrati e i componenti grassi della dieta non sono cambiati in modo significativo.

Infine l’ingestione moderata di vino rosso ha aumentato la diversità della flora batterica intestinale, ha aumentato la proporzione di batteri anti-aterosclerotici putativi e ha influenzato la metabolomica del plasma.

Il vino rosso ha influenzato il metabolismo energetico attraverso cambiamenti plasmatici correlati ai microbiota intestinali in aminoacidi, profilo nucleotidico, acidi biliari, steroidi androgeni e beta-ossidazione.

Queste nuove scoperte offrono nuovi possibili angoli di osservazione sui meccanismi attraverso i quali il vino rosso può mitigare l’aterosclerosi.”

Vedi anche

Dobbiamo valutare gli alimenti nel loro insieme, non come singoli nutrienti isolati
Link…

Il quartino di vino rosso influenza positivamente la flora batterica intestinale e non solo
Link…

Dopo i 65 anni un bicchiere di vino può allungare la vita
Link…

Association of Alcohol Consumption After Development of Heart Failure With Survival Among Older Adults in the Cardiovascular Health Study
Justin S. Sadhu, MD, MPHS; Eric Novak, MS; Kenneth J. Mukamal, MD, MPH; Jorge R. Kizer, MD, MSc; Bruce M. Psaty, MD, PhD; Phyllis K. Stein, PhD; David L. Brown, MD
Link…

European Heart Journal
Beneficial effects of red wine intake upon gut microbiota and parallel effects upon plasma metabolomics
E Haas, D Favarato, F R M Laurindo, M J A Saad, A Santos, C V Serrano Jr, L A M Cesar, M Isosaki, P Libby, P L Da Luz
Link…

Vino e cancro: facciamo il punto (24/02/2022)
Link…

Gli effetti dell’alcol sulle capacità cerebrali: nuove ipotesi (18/07/2022)
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Flora intestinale e stati d’animo si influenzano: nuove conferme (18/10/2022)
Link…

“Uno o due bicchieri di buon vino bianco al giorno possono proteggere cuore e reni (18/05/2015)”
Link…

PLOS ONE
Caffeic Acid, a Phenol Found in White Wine, Modulates Endothelial Nitric Oxide Production and Protects from Oxidative Stress-Associated Endothelial Cell Injury
Massimiliano Migliori, Vincenzo Cantaluppi, Claudio Mannari, Alberto A. E. Bertelli, Davide Medica, Alessandro Domenico Quercia,
Victor Navarro, Alessia Scatena, Luca Giovannini, Luigi Biancone, Vincenzo Panichi
Link…

Anti-Inflammatory Effect of White Wine in CKD Patients and Healthy Volunteers
Migliori M. · Panichi V. · de la Torre R. · Fitó M. · Covas M. · Bertelli A. · Muñoz-Aguayo D. · Scatena A. · Paoletti S. · Ronco C.
Link…

Gene
The influences of red wine in phenotypes of human cancer cells
Link…

A Perspective on Chemoprevention by Resveratrol in Head and Neck Squamous Cell Carcinoma
Link…

Marco Dal Negro

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Nota bene: Nelle diverse lingue i contenuti possono cambiare anche nella sostanza