I contraccettivi orali inibiscono la capacità di riconoscere le espressioni emotive degli altri, con la possibilità di creare grossi problemi nei rapporti interpersonali.

La scoperta mostra un ulteriore tassello di un quadro noto da quando c’è la pillola anticoncezionale: l’intervento ormonale modifica l’atteggiamento nei confronti del partner, ma più in generale nei confronti degli altri, perché rende le persone più razionali e meno istintive, sensibili, emotive, empatiche, sensuali (Vedi link alla fine dell’articolo).

Le donne che hanno utilizzato le pillole da subito, quando sono state disponibili sul mercato (1971), si sono immediatamente rese conto dei cambiamenti che provocavano, così come se ne sono accorti i loro partner.

Gli anni settanta erano anni di libertà, con il ’68 era arrivata in Italia anche l’onda lunga dell’amore libero e gioioso e nei rapporti di coppia si richiedevano sempre più sponaneità, comunicazione, condivisione e rispetto e piacere.
Fino a che è durato, ma questo ha portato ad una maggiore attenzione nei confronti dell’altro ed i cambiamenti causati dalla pillola anticoncezionale sono stati colti rapidamente, almeno dai più attenti.

Molto dopo sono arrivati gli studi scientifici che hanno in parte verificato e spiegato alcuni di questi meccanismi, anche se ormai in un periodo in cui non vi eranno più quelle condizioni che avrebbero potuto contribuire ad una comprensione sicuramente molto più profonda di ciò che stava accadendo.

All’inizio lo studio delle reali conseguenze derivate dall’uso della pillola era sicuramente più un pericolo per le vendite che altro.

Due studi hanno valutato l’influenza dell’uso di contraccettivi orali su tre componenti dell’empatia: il riconoscimento delle emozioni, la capacità di mettersi nei panni altrui e la reattività affettiva.

Gli scienziati hanno verificato se le donne che stavano usando contraccettivi orali erano meno accurate nel riconoscere le espressioni emotive complesse rispetto alle donne che non li stavano usando.

In seguito hanno verificato l’eventuale dipendenza del cambiamento dalla fase del ciclo mestruale.

Un primo studio ha confrontato le donne che seguivano il ciclo naturale con quelle appartenenti a due diversi gruppi di utilizzatrici di contraccettivi orali.
Un gruppo valutato durante la settimana di interruzione della pillola e l’altro durante l’assunzione.

Anche se i gruppi si equivalevano per quanto riguarda il riconoscimento delle emozioni e la capacità di mettersi nei panni altrui, le donne testate nei giorni nei quali stavano assumendo la pillola hanno mostrato in modo evidente una risposta affettiva migliore rispetto a quelle testate nella settimana di interruzione del farmaco.

Questi risultati vanno a completare precedenti studi sugli effetti del ciclo mestruale proponendoun’associazione con dei cambiamenti negli ormoni riproduttivi esogeni ed endogeni.

Nel secondo studio i ricercatori hanno verificato che le donne che prendevano la pillola erano meno accurate nel riconoscimento di espressioni emotive complesse, specialmente di quelle particolarmente difficili da riconoscere e che non vi erano collegamenti con la fase del ciclo.

Secondo gli studiosi sarebbe giusto informare le donne che vogliono prendere la pillola anche di questi effetti collaterali.

Vedi anche:
Confermato il legame tra contraccezione ormonale e depressione (23/10/2016)
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Contraccettivi ormonali e depressione: nota informativa dell’AIFA (11/2019)
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Olfatto ed eros nella donna sono condizionati dalla pillola (13/02/2012)
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Il paradosso della pillola anticoncezionale: calo del desiderio (quarta parte)
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Le donne che prendono la pillola cercano partner con caratteristiche diverse (20/06/2014)
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Per saperne di più
Oral Contraceptives Impair Complex Emotion Recognition in Healthy Women
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Affective responsiveness is influenced by intake of oral contraceptives
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Marco Dal Negro
Antonio Turetta

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