Leucoplachie: un nuovo test (01/11/2001)

In termini medici vengono chiamate leucoplachie e sono lesioni della mucosa orale che si presentano con macchie biancastre; poiché alcune di esse possono anche degenerare in neoplasie di natura maligna, è stato condotto uno studio che ha portato alla messa a punto di un test genetico in grado di aiutare a capire quali di queste lesioni si trasformeranno, col passare del tempo, in cancro.

Le macchie biancastre caratteristiche della malattia si sviluppano sulle mucose della bocca e al tatto mantengono inalterato il loro aspetto; sono originate da un aumento dello spessore dell'epitelio mucoso nelle cui cellule si accumula cheratina.

Possono formarsi un po' ovunque anche se prediligono i bordi laterali della lingua ed il pavimento del cavo orale, zone in cui incide maggiormente l'azione irritante del fumo al quale le leucoplachie sono strettamente correlate.

Non provocano fastidio, non producono secrezioni e potrebbero anche considerarsi innocue se non avessero la caratteristica di essere lesioni precancerose; è bene segnalare comunque che non tutte le leucoplachie si trasformano in cancro: ben l'80 per cento di esse rimane una semplice macchia biancastra.

Il nuovo test, in avanzata fase di sperimentazione, analizza il contenuto di DNA delle cellule facilitando la diagnosi.

Attualmente gli unici strumenti diagnostici disponibili sono la biopsia e l'esame istologico: nel caso le cellule presentino strane anomalie la leucoplachia viene asportata chirurgicamente con un intervento eseguito in anestesia locale e ambulatoriamente.

In attesa della disponibiltà del nuovo test, coloro che si accorgessero della presenza di queste lesioni devono, come primo accorgimento, assolutamente smettere di fumare per evitare la formazione di ulteriori macchie e per consentire, magari, la regressione di quella già presente.

Sottoporsi subito agli esami descritti, senza farsi prendere dal panico, è vivamente consigliabile.