Alcune persone sono particolarmente sensibili a alcune singole caratteristiche dei cibi come il sapore dolce o quello amaro, ed ovviamente ne sono condizionate.
Queste persone, per esempio, sono spesso infastidite dai vegetali verdi perché la loro capacità di sentire il sapore amaro è amplificata, mentre altri possono preferire cibi con poco zucchero o poco grasso.
Gli studiosi stimano che queste ipersensibilità
riguardano una persona su quattro e, nel caso di avversione ai cibi dolci o a quelli amari, questa ipersensibilità può avere effetti protettivi sulla salute.
Christopher Nosrat ed i suoi colleghi del University of Tennessee Health Science Center e del Monell Chemical Senses Center in Pennsylvania hanno sviluppato un modello per studiare questo tipo di ipersensibilità sui topi ed il loro lavoro è riportato sul Journal of Biological
Chemistry.
Il gruppo di Christopher Nosrat ha sviluppato un topo nel quale le papille
gustative sovraesprimono un fattore neurotrofico cerebrale, un fattore di crescita dei neuroni ed una proteina importante per la distribuzione dei nervi negli organi di senso come le papille gustative.
Questi topi hanno le papille gustative più grandi, con un maggiore numero di cellule gustative per papilla ed un maggiore supporto nervoso nelle papille rispetto ai topi normali. Queste caratteristiche ci fanno immaginare che un topo di
questo tipo potrebbe essere un modello per gli ipersensibili ai sapori, le cui lingue hanno un maggior numero di papille gustative fungiformi, uno specifico tipo di papille che rilevano i
cinque sapori base e che sono poste sulla punta e sui lati della lingua.
Christopher Nosrat spiega che con questo modello di topo è possibile studiare il fenomeno della ipersensibilità gustativa nei dettagli. Oltre a ciò il fattore neurotrofico cerebrale è importante per uno sviluppo corretto del sistema nervoso, e questo modello di topo può facilitare lo sviluppo di terapie nel caso di traumi ai nervi coinvolti nella segnalazione del gusto al cervello.
Per saperne di più
L'articolo: "Targeted taste cell-specific overexpression of brain-derived neurotrophic factor in adult taste buds elevates phosphorylated TrkB protein levels in taste cells, increases taste bud size, and promotes gustatory innervation" by Irina V. Nosrat, Robert F. Margolskee, and Christopher A. Nosrat.
http://www.jbc.org/content/287/20/16791
American Society for Biochemistry and Molecular Biology
(MDN )
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