Avere un buon olfatto non è
solo una qualità innata, ma anche una questione di esperienza ed educazione.
E' stato dimostrato recentemente da Jane Plailly e Jean-Pierre Royet, ricercatori al laboratoire Neurosciences Sensorielles Comportement Cognition (CNRS/Université Claude Bernard Lyon 1), e da Chantal Delon-Martin, ricercatrice Institut des Neurosciences di Grenoble (Inserm/Université Joseph
Fourier).
Grazie all'impiego della risonanza magnetica, con la collaborazione di professionisti e di studenti del mondo dei profumi,
i ricercatori hanno dimostrato, per la prima volta, che sia percependo che immaginando degli odori, venivano attivate specifiche aree cerebrali, e che ciò era
legato al livello di esperienza.
Lo studio ha provato che le immagini olfattive mentali hanno luogo riattivando immagini olfattive nel cervello,
nello stesso modo di quelle uditive o visive, e che questa capacità si sviluppa con l'esperienza.
La ricerca è stata pubblicata l'8 marzo 2011 sul sito del journal Human Brain
Mapping.
Ciascuno di noi è in grado di visualizzare mentalmente l'appartamento in cui vive, muovendosi da una stanza all'altra, così come ciascuno può canticchiare mentalmente una musica.
Ma riusciamo con lo stesso realismo a ricordare il profumo del pane tostato o di un piatto a noi molto noto?
L'immagine olfattiva mentale è è un esercizio molto più difficile per la maggior parte delle persone.
I maestri profumieri, però, esperti in fragranze che sono abituati a riconoscere per creare nuove ricette di profumi, sono in grado di percepirle, anche in loro assenza.
Tra i maestri profumieri, l'intenso addestramento olfattivo quotidiano influenza il livello di attivazione della rete neurale coinvolta nell'immagine cerebrale del profumo.
Inaspettatamente, più è alto il livello di esperienza, più diminuisce l'attività dell'ippocampo.
Quando il cervello è addestrato, il livello di comunicazione neuronale è molto migliore, più rapido, efficace ed il messaggio è più specifico, e quindi l'attività neuronale diminuisce.
In questo studio è emerso chiaramente che i professionisti erano capaci di immaginare i profumi rapidamente, anche istantaneamente, mentre gli studenti facevano più fatica e dovevano concentrarsi molto di più.
Questa capacità dei professionisti è quella che permette
loro di mettere insieme le fragranze e di creare nuovi profumi.
Lo studio, infine,
evidenzia anche la straordinaria capacità del cervello di adattarsi alle richieste che riceve e di riorganizzarsi in base all'esperienza.
Per saperne di più
Plailly J., Delon-Martin C., Royet J.P. (2011)
"Experience induces functional reorganisation in brain regions involved in odor imagery in perfumers"
Human Brain Mapping publication online du 9 mars 2011
http://www.inserm.fr/
(MDN)
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