Secondo una ricerca presentata all'111th General Meeting of the American Society for Microbiology, l'Helicobacter pylori, responsabile dell'ulcera allo stomaco, potrebbe giocare un ruolo anche nello sviluppo del Morbo di Parkinson.
Secondo Traci Testerman del Louisiana State University Health Sciences Center, Shreveport, che ha presentato
una ricerca sui topi, l'Helicobacter pylori potrebbe
avere un ruolo significativo anche negli umani.
I ricercatori avevano notato una relazione tra ulcera e Parkinson fin dagli anni '60, quando non si sapeva ancora che l'Helicobacter pylori fosse all'origine dell'ulcera.
Più recentemente, un certo numero di studi ha trovato che le persone con il
Parkinson erano più facilmente infettate con l'Helicobacter pylori e che,
una volta trattate per questo batterio, mostravano anche leggeri miglioramenti nelle manifestazioni del Parkinson.
Nel Guan, uno studio sul perché alcune popolazioni avevano un alto rischio di sviluppare patologie simili al Parkinson, ha scoperto che uno specifico composto nei semi della pianta Cycad mangiata da queste popolazioni era neurotossico. Il composto, che assomiglia a colesterolo con attaccato un gruppo di zuccheri, è quasi identico ad un composto prodotto dall'Helicobacter pylori.
Testerman ed i suoi colleghi hanno sviluppato un modello animale per valutare il ruolo dell'Helicobacter pylori e del suo colesterolo modificato sul Parkinson.
I risultati sono stati molto più importanti sui topi anziani che in quelli giovani, dimostrando che il normale invecchiamento aumenta la sensibilità ai cambiamenti Parkinsoniani nei topi, così come avviene per gli uomini.
Conclude Testerman: "Il nostro modello sui topi dimostra un effetto diretto dell'Helicobacter pylori sullo
sviluppo del Morbo di Parkinson. L'osservazione che non tutti i ceppi sono ugualmente capaci di causare i sintomi stimolerà la ricerca su quali fattori e/o risposte immunitarie all'infezione dell'Helicobacter pylori
incrementano il rischio di Morbo di Parkinson.
Per saperne di più
Vedi la pagina in inglese di questa notizia e
American Society for Microbiology
(MDN)
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