Secondo uno studio finanziato dai National Institutes of Health, U.S.A., un questionario di cinque minuti, che i genitori possono compilare nella sala d'attesa del pediatra, potrebbe aiutare nella diagnosi precoce
dell'autismo.
Pubblicato sul Journal of Pediatrics propone anche il modo in cui strutturare una rete di pediatri per adottare un cambiamento di questo tipo nella loro pratica.
Nota Thomas R. Insel, M.D., direttore del National Institute of Mental Health (NIMH), parte del NIH:" Questo screening risponderebbe prima ed in modo più affidabile, alle preoccupazioni dei genitori riguardo ai possibili sintomi di autismo del loro bambino."
Identificare l'autismo in una fase così precoce permette di
iniziare prima i trattamenti necessari, migliorando,
in seguito, sviluppo ed apprendimento.
Attualmente molti studi mostrano come la diagnosi sia
fatta solo molto più tardi, dopo l'inizio della scuola.
In questa ottica Karen Pierce, Ph.D., della University of California, San Diego, ed i suoi colleghi, hanno messo in piedi una rete di 137 pediatri sparsi nella contea di San Diego.
Dopo un seminario preparatorio di un'ora, i pediatri hanno controllato tutti i loro bambini come arrivavano ad un anno di età, utilizzando il Communication and Symbolic Behavior Scales Developmental Profile Infant-Toddler Checklist, un breve questionario che rileva i sintomi dell'autismo, ritardo nello sviluppo e nell'uso del linguaggio.
Il questionario chiede notizie sull'uso, da parte del bambino, dello sguardo, di suoni, parole, gestualità, oggetti ed altre forme di comunicazione tipiche di quell'età.
In caso di problemi nelle risposte il controllo viene rifatto ogni sei mesi fino all'età di 3 anni.
In assenza di programmi di controllo generalizzati, questo potrebbe essere adottato a costo praticamente nullo, dai pediatri, fornendo un aiuto concreto all'identificazione di quei bimbi con il problema dell'autismo.
Per saperne di più
Vedi la pagina in inglese di questa notizia e
www.nimh.nih.gov
(MDN)
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