Le donne che assumono per 5 o più anni farmaci comunemente usati contro l'osteoporosi, come i bifosfonati, potrebbero essere più a rischio per alcuni tipi di fratture al femore.
Tuttavia i farmaci proteggono dalle fratture dell'anca. Secondo Laura Park-Wyllie che ha condotto lo studio al St. Michael's Hospital and the Institute for Clinical Evaluative Sciences, il rischio di frattura del femore è decisamente inferiore al beneficio che deriva dall'assunzione del farmaco, specie nei primi anni del trattamento. Le donne che sono in trattamento per l'osteoporosi con i bifosfonati non dovrebbero interrompere questa terapia a causa di un piccolo rischio.
Lo studio è stato pubblicato oggi sul Journal of the American Medical Association (JAMA) e rappresenta il più massiccio studio sull'argomento. I ricercatori hanno identificato 205.466 donne di più di 68 anni alle quali era stato prescritto bifosfonato tra il 2002 ed il 2008.
Di queste, 716 (0,35%) ha avuto una frattura del femore.
Queste donne sono state paragonate ad altre, della stessa età, alle quali era stato prescritto il farmaco, ma non avevano avuto fratture al femore.
Riferisce Laura Park-Wyllie: "Il nostro studio ha stimato il rischio di frattura del femore pari allo 0,13% delle donne che entravano nel loro sesto anno di terapia, circa una su 1.000. L'uso di bifosfonati per meno di 5 anni non è stato associato ad un significativo rischio di questo tipo di frattura."
Per saperne di più
http://www.stmichaelshospital.com/
(Marco Dal Negro)
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