Ci sono persone cui è capitato di svenire ed altre a cui non e mai successo: una ricerca pubblicata sulla versione stampata della rivista Neurology®, la pubblicazione ufficiale della American Academy of Neurology, propone l'idea che questa differenza non sia legata solo a singoli fatti o situazioni ma che sia dovuta anche ad una predisposizione genetica.
Lo svenimento, chiamato anche sincope vaso-vagale, è una breve perdita di coscienza che avviene in determinate situazioni di eccessivo stress emotivo, angoscia
o alla vista del sangue.
Per cercare di comprendere l'eventuale peso della componente genetica i ricercatori hanno sottoposto, per telefono, un questionario ad un gruppo di 51 coppie di gemelli dello stesso sesso di età compresa tra i 9 ed i 69 anni.
Almeno uno dei due gemelli era svenuto nella vita. I ricercatori hanno anche raccolto informazioni sulla storia familiare riguardante gli svenimenti.
Delle 51 coppie di gemelli, il 57% ha riferito di essersi trovato nelle classiche situazioni che portano allo svenimento.
La ricerca ha mostrato che in caso di svenimenti di un gemello, se si trattava di gemelli monozigoti
(derivati da una singola cellula uovo fecondata da un singolo spermatozoo) l'altro aveva il doppio di probabilità di svenire rispetto al caso di gemelli dizigoti
(derivati dalla fecondazione di due diverse cellule-uovo da parte di due diversi spermatozoi). Il rischio di svenimento non legato a fattori esterni, come ad esempio
la disidratazione, era molto più alto nei gemelli monozigoti.
La frequenza nei parenti
non-gemelli era relativamente bassa, facendo ipotizzare che la trasmissione ereditaria
fosse legata a più geni.
Lo studio è stato supportato dal National Health and Medical Research Council Australia.
Per saperne di più
http://www.aan.com/
( MDN )
|