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La dislessia non è legata al quoziente intellettuale (14/11/2011)

 

Da una ricerca americana sostenuta dai National Institutes of Health emerge che, indipendentemente da punteggi alti o bassi nei test sul quoziente di intelligenza, i bambini dislessici mostrano modelli simili di attività cerebrale.
I risultati mettono in discussione la pratica seguita nelle scuole americane, che classifica i bambini dislessici sulla base di un ritardo tra capacità di lettura e punteggi del quoziente di intelligenza generale e sono stati pubblicati online su Psychological Science.

A sinistra le aree del cervello attivate leggendo parole in rima negli scolari standard, mentre a destra negli scolari con difficoltà di lettura.

Secondo Brett Miller, Ph.D., direttore del Reading, Writing and Related Learning Disabilities Program allo Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development (NICHD), i risultati indicano che il modello della "discrepanza" non è una base valida per disporre servizi educativi speciali di supporto per la lettura.
Lo studio è stato condotto da Fumiko Hoeft, M.D., Ph.D., della Stanford University, di Stanford, Calif., e dai colleghi del Boston College; York University, di Toronto; e del Massachusetts Institute of Technology, di Cambridge.

In molte scuole americane viene usato questo criterio per stabilire se un bambino deve essere seguito in modo speciale per imparare a leggere. Questo studio mette in discussione questo schema valutativo.

I ricercatori hanno realizzato lo studio misurando con la risonanza megnetica l'attività cerebrale di 131 scolari, di età tra i 7 ed i 16 anni, con capacità di lettura da media a scarsa, presi da scuole delle zone di Pittsburgh e di San Francisco Bay.
Basandosi sul quoziente di intelligenza, QI, gli studenti sono stati raggruppati in 3 gruppi:

- capacità di lettura e QI standard.
- capacità di lettura scadente e QI standard.
- capacità di lettura e QI scadenti.

E' stata fatta la risonanza magnetica dell'attività cerebrale mentre gli studenti guardavano sul monitor di un computer coppie di parole in rima e non in rima.

Risultato: nessuna relazione tra il QI e dislessia.

Per saperne di più
National Institutes of Health (NIH)

(MDN)

 


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