Studiosi del gruppo di ricerca anglo-italiano RICG, Recombinant Immunotoxin Collaborative Group, di cui fa parte anche l’Istituto di biologia e biotecnologia agraria del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibba-Cnr) di Milano, utilizzando le tecniche del DNA ricombinante hanno ottenuto l’espressione di molecole ibride che veicolano selettivamente l’attività tossica di saporina contro le cellule tumorali, uccidendole. I risultati sono stati illustrati su Faseb Journal, la rivista della Federazione americana di scienze sperimentali.
Prodotte con metodologie innovative - oggetto di una richiesta di brevetto europeo - le molecole sono in grado uccidere cellule tumorali senza danneggiare quelle sane. La scoperta porterà anche ad una fase di studio pre-clinico per confermarne l’efficacia terapeutica.
Il network RICG, con i suoi laboratori del Cnr di Milano, delle Università di Verona e dell’Aquila e del Southampton General Hospital, collabora dal 2005 - grazie al finanziamento dalla fondazione no profit inglese ‘Leukaemia Buster’ di David e Bee Flavell - per sviluppare farmaci antileucemici basati su anticorpi ricombinanti, in grado di indirizzare le tossine contro le cellule leucemiche senza danneggiare quelle sane. “Un approccio molto diverso dalla chemioterapia convenzionale”, prosegue Ceriotti, “che il gruppo sta sviluppando contro particolari tipi di leucemie e linfomi, diffusi in età sia adulta sia pediatrica. Analoghe ricerche negli Usa hanno già portato alla registrazione, da parte della Food and Drug Administration, di una molecola ibrida contenente la tossina difterica per il trattamento di T-linfomi”.
( Marco Dal Negro )
|