Molti studi hanno mostrato che i fumatori hanno un più basso rischio di sviluppare il Morbo di
Parkinson.
Un nuovo studio, pubblicato il 10/03/2010 sull'edizione on line di Neurology®, il giornale medico della American Academy of Neurology, mostra che fumare per un grande numero di anni può ridurre il rischio della malattia, ma fumare un grande numero di sigarette quotidiane potrebbe non ridurre questo rischio.
Secondo l'autore dello studio Honglei Chen, MD, PhD, del National Institute of Environmental Health Sciences in Research Triangle Park, N.C., sarebbe ora opportuno verificare quali dei componenti del fumo abbiano rilevanza ai fini della prevenzione, anche se, viste le conseguenze del fumo, nessuno vorrebbe suggerirlo per prevenire il Morbo di
Parkinson.
Lo studio ha coinvolto 305.468 persone di età variabile tra i 50 ed i 71 anni che erano stati controllati nella dieta, nello stile di vita al momento e dopo 10 anni.
E' emerso che i fumatori per 40 o più anni avevano sviluppato il Parkinson il 44% in meno di quelli che non avevano mai fumato, i fumatori da 30 a 35 anni il 35% in meno. Chi aveva fumato in passato ed aveva smesso era ad una percentuale del 22% in meno.
Ininfluente era il numero di sigarette quotidiano.
Una volta sviluppata la malattia non vi erano più differenze, per cui non si poteva affermare che il fumo avesse un effetto terapeutico sulla malattia.
Lo studio è stato supportato dal National Institutes of Health, the National Institute of Environmental Health Sciences e dal National Cancer
Institute.
Collegamenti esterni:
Honglei Chen
MD, PhD
American Academy of
Neurology,
Neurology®
(Marco Dal Negro)
|