L’innovativo dispositivo biomedicale a ultrasuoni, che consente un monitoraggio non invasivo dello stato di avanzamento del parto, realizzato da ricercatori Sergio Casciaro, Francesco Conversano ed Ernesto
Casciaro dell’Ifc-Cnr di Lecce, in collaborazione con gli imprenditori Matteo e Stefano Pernisa, si è aggiudicato l’edizione 2010 del Pni, il Premio nazionale innovazione 2010, la più importante competizione nazionale per progetti d’impresa ad alto contenuto innovativo nati in ambito universitario e degli enti pubblici di ricerca.
Quest’innovativo dispositivo biomedicale a ultrasuoni consente tale monitoraggio rendendo disponibili in real time gli indicatori di progressione del parto: in questo modo si punta a ridurre significativamente sia i rischi di scelte inappropriate da parte di medici e operatori, sia il numero di interventi chirurgici ‘non necessari’, a vantaggio della salute sia delle gestanti sia dei nascituri.
Si stima infatti che attualmente i parti di tipo chirurgico con un errore di diagnosi arrivino fino al 40% dei casi; inoltre la frequenza dei tagli cesarei in Italia – attestata intorno al 38%, con picchi di oltre 60% in alcune regioni e in rapida crescita rispetto allo scorso decennio - va decisamente contro il tetto massimo del 15% posto dalla World Health
Organization.
(MDN)
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