Con gli altri primati siamo parenti più stretti di
quanto ritenuto fino ad oggi, lo dimostra la comune
origine dei gruppi sanguigni. Un team internazionale
di ricercatori ha trovato conferme del fatto che i
gruppi sanguigni A, B e 0, presenti in tutti i
primati, si sono differenziati molto prima del
previsto e derivano da un unico antenato
progenitore.
Nel documento pubblicato sulla rivista Proceedings
of the National Academy of Sciences viene descritto
come una analisi genetica dei tipi di sangue AB0 ha
rivelato che questi si sono sviluppati molto prima
di quanto creduto, e non in modo indipendente
nelle diverse specie di primati (uomo compreso).
I principali gruppi sanguigni degli esseri umani e
degli altri primati sono 4: A, B, AB e 0 (zero). La
differenza è nella presenza o meno di diversi
antigeni sulla superficie dei globuli rossi o
all'interno di questi, e da rispettivi anticorpi.
I gruppi sono conosciuti nel loro insieme come AB0 e
gli scienziati non sanno perchè si sono evoluti in
questo modo né perchè ci sia bisogno di averne 4
invece di 1.
Da quando sono stati scoperti all'inizio del secolo
scorso, gli scienziati hanno pensato che si fossero
evoluti separatamente negli esseri umani e negli
altri primati, ma il nuovo studio contraddice questa
idea facendo ipotizzare che prima si siano
differenziati i gruppi sanguigni e poi i primati
nelle diverse specie.
I ricercatori sono arrivati a queste conclusioni
avendo trovato che due aminoacidi responsabili per
lo sviluppo dei gruppi sanguigni A e B erano
identici nei macachi, negli esseri umani, nei
babbuini, nei gibboni e negli orangutan.
Dall'analisi genetica di tre specie di primati,
Hylobates lar, Macaca mulatta e Colobus angolensis
hanno visto che in tutti e tre i gruppi sanguigni si
erano sviluppati molto prima di quanto pensato,
circa 20 milioni di anni fa, un momento nella storia
antecedente a quando le specie si differenziarono
dai comuni antenati.
Questo fa pensare che si
siano sviluppati prima i gruppi sanguigni, in un
unico antenato, e che poi siano rimasti nelle
singole specie. Mettendo poi in evidenza e
paragonando le differenze tra primati con diversi
tipi di sangue, i ricercatori hanno visto che per
una piccola area del genoma, gli individui con il
sangue di gruppo A sono più simili ai gibboni con
sangue di gruppo A che non a quelli di gruppo B.
Per saperne di più
PNAS October 22, 2012 doi: 10.1073/pnas.1210603109
(MDN)
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