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Un team internazionale di botanici ha stabilito che il primo albero moderno è vissuto 370 milioni di anni fa.
La pianta chiamata Archaeopteris, aveva la stessa struttura delle piante moderne, ma ci sono voluti milioni di anni perché evolvesse nei maestosi esemplari che popolano oggi le foreste.
Per anni le descrizioni degli alberi preistorici erano basate su frammenti di foglie e di legno rinvenuti all’interno di rocce fossili.
Recentemente sono stati trovati in Marocco 150 fossili interi di piante estinte, si tratta del più grande gruppo di Archaeopteris anatomicamente preservati mai rinvenuto.
Esso ha fornito la prima prova che in termini di sviluppo e di strategia di ramificazione queste piante con 370 milioni di anni sono il primo esemplare di albero conosciuto.
Questi esemplari hanno tre rami e grandi radici delle quali finora non era mai stata trovata traccia.
L’attacco dei rami al tronco era simile a quello degli alberi odierni, con un ingrossamento del ramo alla base che formava un colletto di rinforzo, e con diversi strati interni congiunti in modo da resistere maggiormente a rottura.
Si è stimato che alcuni di questi esemplari avessero un età superiore ai 50 anni, ciò fa di loro la prima forma di vita perenne.
Prima di estinguersi queste piante hanno avuto un grande impatto sull’ecosistema del tempo, sono state le prime piante a sviluppare un apparato esteso di radici che ha modificato molto la natura chimica dei suoli.
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