Per raggiungere gli obiettivi stabiliti dal
protocollo di Kyoto, l'Australia piantera' 8,250
ettari di foreste Geneticamente Modificate in
Vietnam fatte per assorbire piu' anidride carbonica
dall'atmosfera. Piantate nell'arco di 5 anni, le
foreste assorbiranno annualmente una quantita' extra
di CO2 equivalente a 21,500 tonnellate grazie ad un
incremento del 15% del volume degli alberi. Il
progetto costera' circa 500 milioni di lire. Le
piante usate saranno due: Acacia crassicarpa e
Eucalyptus tereticornis, entrambe importate
dall'Australia. Queste piantagioni non solo
potrebbero minacciare la biodiversita', ma
comporteranno anche lo spostamento delle popolazioni
indigene e il danneggiamento dei loro mezzi di
sostentamento. Il piano aiutera' potenzialmente il
governo australiano a rispettare le riduzioni
previste da Kyoto, ma l'uso dei cosiddetti "carbon
sinks" e' ancora una questione controversa nei
negoziati per finalizzare il protocollo. Alle
nazioni industrializzate questo sistema piace
perche' nei paesi poveri le terre e la manodopera
costano poco e quindi le riduzioni potrebbero essere
raggiunte con minori spese finanziarie. Tuttavia
l'efficacia dei 'carbon sinks' e' messa in dubbio da
molte ONG le quali sostengono che il carbonio
potrebbe tornare indietro nell'atmosfera con gli
incendi, o con le invasioni di insetti e molti altri
fattori. Inoltre queste piantagioni di alberi a
crescita rapida potrebbero soppiantare le foreste
ancestrali con la scusa delle riduzioni, e apportare
in tal modo gravi danni agli ecosistemi.
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