Secondo un rapporto del WWF, 7 delle 13 specie di
balene che abitano il nostro pianeta sono ancora
minacciate o vulnerabili, nonostante siano protette
da decenni. I grandi cetacei stanno cadendo vittima
di nuove e crescenti minacce: ad esempio muoiono
dopo le collisioni con le navi, la loro salute e'
messa in pericolo da contaminazioni tossiche, spesso
rimangono intrappolate nelle reti da pesca, lo
sfruttamento petrolifero nelle zone in cui si cibano
danneggia il loro nutrimento, e gli effetti dei
cambiamenti climatici si fanno sentire anche
sott'acqua. Alcuni studi hanno rivelato che le
sostanze chimiche industriali e i pesticidi si
accumulano nel loro grasso e poi contaminano il
latte delle femmine. Come se non bastasse, Giappone
e Norvegia continuano a praticare la caccia
commerciale in barba alla moratoria internazionale
dichiarata nel 1986. Ogni anno vengono cacciati
circa 1,000 esemplari, e a partire dall'entrata in
vigore della moratoria sono state uccise 21,573
balene.
Per fortuna sta crescendo l'industria del
whalewatching (osservazione delle balene) che nel
2000 ha attirato 9 milioni di turisti in 87 paesi e
ha generato guadagni equivalenti a 1 miliardo di
Dollari. In soli sei anni i ricavi di quest'industria
sono raddoppiati. In Islanda, il numero di whale
watchers e' cresciuto da 100 nel 1991, a 44,000 lo
scorso anno. Secondo i dati, i ricavi provenienti da
questo turismo in Islanda hanno superato i guadagni
che avrebbero potuto derivare dalla caccia; in altre
parole i cetacei valgono piu' da vivi che da morti!
Il WWF sostiene che per salvare questi grandi
cetacei occorre ridurre l'inquinamento marino,
stabilire un severo controllo internazionale sulla
caccia, fermare l'abuso della caccia "scientifica"
con le navi-industria, mantenere il divieto
internazionale sul commercio di carne di balena e
infine creare piu' santuari per proteggerle.
Dal 23 al 27 Luglio la Commissione Baleniera
Internazionale (IWC) si riunira' a Londra per
decidere il futuro delle balene.
Il Giappone, che assieme alla Norvegia e' l'unico
paese che ancora caccia alcune specie di balena, sta
comprando i voti dei paesi caraibici con degli
"aiuti" finanziari per bloccare la creazione del
Santuario Internazionale nel Pacifico Meridionale
che vieterebbe al Sol Levante di cacciare in quelle
aree.
L'anno scorso il Giappone riusci' a bocciare il
Santuario proprio grazie ai voti di quei paesi,
nonostante tutte le nazioni del Pacifico Meridionale
appoggiassero la sua creazione.
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