Il professor James Guthrie, dell'università inglese
di Leeds, ha individuato un microrganismo la
shewanella putrefaciens (batterio normalmente
presente in acque dolci) in grado di nutrirsi dei
coloranti emessi dagli scarichi industriali.
Secondo lo scienziato inglese, il microrganismo
metabolizza i coloranti scindendone carbonio e
idrogeno, ottenendo così un effetto di depurazione.
Attualmente si stanno selezionando i ceppi del
batterio più efficaci, che successivamente vengono
sottoposti ad un test operativo, le sperimentazioni
finora condotte hanno visto all'opera una piccola
colonia che è riuscita in un giorno a decolorare 25
litri di acqua.
L'utilità di questi batteri potrebbe diventare
notevole, poiché sebbene alcuni coloranti
industriali siano privi di effetti biologici
sull'acqua, questi impediscono alla luce di
penetrare sotto la superficie, impedendo alla flora
acquatica di svolgere la sintesi clorofilliana e
perciò di ossigenare l'acqua, provocando gravi danni
all'ecosistema.
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