Con un'iniziativa gradita agli ambientalisti, ma non
altrettanto al mondo dell'industria, il Congresso
americano ha votato ieri la messa al bando per due
anni, nella zona dei Grandi Laghi, di nuove
trivellazioni per ulteriori pompaggi di petrolio e
gas. La deliberazione, parte di un programma
energetico ed idrico del valore di 24,6 miliardi di
dollari, è stata approvata a larghissima maggioranza
da entrambe le camere, nonostante i recenti appelli
del Presidente Bush per un ampliamento delle fonti
energetiche nazionali. In base alla deliberazione,
agli stati viene proibito di iniziare nuovi
programmi mentre l'Army Corps of Engineers provvede
a studiare l'impatto ambientale delle perforazioni.
Sebbene nessuno degli stati dei Grandi Laghi
permetta le perforazioni da impianti situati in
superficie, esistono attualmente sette pozzi di
deviazione che pompano petrolio e gas metano da
sotto la superficie fino alla riva, mentre il
Governatore dello stato del Michigan, John Engler
(R), per fare un esempio, si era adoperato per
espandere tali trivellazioni.
Fonte: Good News Agency
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