Co-operative Bank propone mutui con il
controbilanciamento del CO2 sviluppato per la
costruzione della casa. E pianta alberi in Uganda.
La Co-operative Bank, banca britannica controllata
dal gruppo Co-operative. L'istituto fornisce infatti
ai proprio clienti un kit per misurare la quantità
di anidride che viene generata per la costruzione
della casa per cui hanno richiesto il finanziamento:
una volta stabilito il peso in termini di
inquinamento, la banca si impegna a piantare alberi
in Uganda per produrre la medesima quantité di
ossigeno. Un modo di controbilanciare la CO2,
aiutando le popolazioni locali. Per questo progetto
Co-operative Bank ha chiesto la consulenza di
Climate Care, organizazione specializzata nel "controbilanciamento
di C02"che provvederà alla riforestazione del Kibale
National Park in Uganda, riserva naturale distrutta
dai profughi in fuga sotto il regime di Amin.
Climate Care provvederà anche alla ripopolazione
animale dell'area e a promuovere ecoturismo per
sostenere le popolazioni locali. Il mutuo della
Co-operative è solo uno dei numerosi prodotti etici
della banca inglese. Secondo Barry Clavin, Ethical
Policy Manager dell'istituto, "circa un terzo dei
clienti ha scelto la Co-operative, proprio per
questo tipo di impegno". Co-operative è in attivo
dal 1997, nella prima metà dello scorso anno l'utile
ha raggiunto quota 60 milioni di sterline (con un
incremento del 9% rispetto all'anno precedente). I
"mutui verdi" sono in crescita in Gran Brtegana e
secondo gli esperti riguarderà l'1% del mercato
complessivo nei prossimi due anni, grazie all'azione
del governo Blair che li sta incentivando nel quadro
degli impegni di Kyoto (riduzione del 20 % dal 1990
al 2010).
Fonte: VITA
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