La salute del cuore è condizionata da quella della mente, dal nostro stato d’animo: una dichiarazione dell’American Heart Association pubblicata il 25 gennaio 2021 sulla rivista Circulation conferma il profondo legame tra stato d’animo e patologie cardiovascolari.
Le indicazioni date dell’American Heart Association sottolineano il legame tra salute mentale e benessere con i processi biologici ed i comportamenti che contribuiscono alle patologie cardiovascolari.
L’associazione ribadisce quanto sia fondamentale che gli operatori sanitari considerino la salute psicologica dei loro pazienti, sia quando li valutano che quando li curano per patologie cardiache.
Così si sono espressi i ricercatori: “I medici dovrebbero sforzarsi di curare non solo la malattia, ma il paziente e la persona nel suo insieme”.
Mente, cuore e corpo sono interconnessi e interdipendenti.
Fattori, condizioni e stati di malattia (sia fisici che psicologici) che influenzano 1 di questi 3 componenti di una persona possono influenzare gli altri 2 componenti.
È ben noto che i fattori e le condizioni sistemiche del corpo come il diabete, l’ipertensione e l’iperlipidemia, possono influenzare negativamente il cuore ed il sistema cardiovascolare.
Lo sviluppo di malattie cardiovascolari come l’infarto miocardico, l’insufficienza cardiaca, l’ictus o la necessità di sottoporsi a rivascolarizzazione coronarica può anche portare ad una salute psicologica negativa.
Sebbene la cardiomiopatia indotta da stress sia l’esempio più evidente di come uno stato psicologico possa influire negativamente e immediatamente sul cuore, un crescente corpo di dati suggerisce una relazione più ampia e a lungo termine in base alla quale la salute psicologica di una persona può influenzare positivamente o negativamente la salute cardiovascolare, i fattori di rischio cardiovascolare, il rischio di eventi cardiovascolari e la prognosi cardiovascolare nel tempo.
Diversi studi hanno dimostrato che sia l’accumulo di esposizione a fattori di stress quotidiani che l’esposizione a stress traumatico possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.
Una meta-analisi di studi prospettici pubblicati fino al 2011 ha trovato che lo stress legato al lavoro è stato associato ad un incremento di rischio del 40% di patologia cardiovascolare incidente (rapporto di rischio [RR], 1.4 [95% CI, 1.2-1.8]).
Un’altra meta-analisi focalizzata sulle segnalazioni dei pazienti dello stress percepito, indipendentemente dalla causa, che includeva i dati di 118.696 partecipanti in 6 studi, ha rilevato che l’elevato stress percepito era associato a un aumento del rischio del 27% di malattia coronarica incidente (CHD) e CHD mortalità (RR, 1,27 [IC 95%, 1,12-1,45]).
Anche l’isolamento sociale e la solitudine, fonti comuni di stress, sono collegati a un aumento del rischio di patologie cardiovascolari: una meta-analisi di studi prospettici rileva un aumento del 50% del rischio di eventi cardiovascolari incidenti (RR, 1.5 [95% CI, 1.2-1.9]) .
Uno stress cronico può portare a squilibrio del sistema nervoso, aumento degli stati infiammatori e ad una serie di effetti negativi sulla salute.
Per contro stati psicologici positivi come l’ottimismo sono associati a livelli inferiori di infiammazione.
Secondo i ricercatori un altro collegamento tra mente, corpo e salute del cuore è rappresentato dai comportamenti.
Le persone che si sentono più felici ed ottimiste tendono ad alimentarsi in modo più sano, a fare più esercizio fisico ed essere meno propensi a fumare rispetto alle persone che stanno vivendo stati d’animo negativi.
Co-autori di questo lavoro sono Laura Kubzansky, Lee Kum Kee Professore di Scienze Sociali e comportamentali alla Harvard T.H. Chan School of Public Health e co-directore del School’s Lee Kum Sheung Center for Health and Happiness.
Vedi anche:
La Stanford University riconferma l’influenza della psiche sul nostro stato fisico, una delle basi della psicosomatica (04/08/2017)
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Per saperne di più
Circulation
Psychological Health, Well-Being, and the Mind-Heart-Body Connection: A Scientific Statement From the American Heart Association
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American Heart Association
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Marco Dal Negro
Antonio Turetta