Un nuovo studio realizzato da ricercatori dell’istituto francese Inserm, dell’Inra e dell’Université Paris 13 (Centre de recherche épidémiologie et statistique Sorbonne Paris Cité, équipe EREN) ipotizza un’associazione tra consumo di alimenti molto lavorati industrialmente e rischio di sviluppare un tumore.

La ricerca ha riguardato un totale di 104.980 persone che fanno parte della cohorte francese NutriNet-Santé.

Nel corso di 8 anni durante i quali i partecipanti sono stati seguiti le diagnosi convalidate di cancro sono state 2.228.

Un incremento del 10% nella percentuale di consumo di cibi particolarmente lavorati industrialmente è risultato associato ad un incremento di più del 10% di sviluppare un cancro in generale (di qualsiasi tipo), in particolare al seno.

Tra le diverse ipotesi che potrebbero spiegare questi risultati la minore qualità nutrizionale complessiva degli alimenti ultra-trasformati non sembra un elemento sufficiente.

Secondo i ricercatori vi sono meccanismi che coinvolgono altri composti (additivi, sostanze che si formano nei processi industriali, materiali a contatto con gli alimenti, e non solo).

Questi risultati devono perciò essere considerati come un punto di partenza per approfondire ed eventualmente confermare i rapporti.

Allo stato attuale si parla di associazione tra situazioni, mentre qualsiasi rapporto causa/effetto rimane da dimostrare.

Per saperne di più
British Medical Journal
Consumption of ultra-processed foods and cancer risk: results from NutriNet-Santé prospective cohort
Link…

Cambridge University Press
The UN Decade of Nutrition, the NOVA food classification and the trouble with ultra-processing
Link…
https://www.cambridge.org/core/journals/public-health-nutrition/article/un-decade-of-nutrition-the-nova-food-classification-and-the-trouble-with-ultraprocessing/2A9776922A28F8F757BDA32C3266AC2A#

Inserm -Institut national de la santé et de la recherche médicale
Link…

Marco Dal Negro

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