Latte

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Ricercatori francesi hanno dimostrato che alcuni grassi (lipidi polari) contenuti nel latte e nei latticini, nelle donne sovrappeso in post-menopausa possono ridurre il rischio cardiovascolare perchè abbassano i livelli di colesterolo LDL (cattivo) e dei trigliceridi.

Lo studio è stato realizzato da un consorzio francese coordinato dall’INRA (Institut national de la recherche agronomique), in collaborazione con l’INSERM, l’Université Lyon 1, l’Université Clermont Auvergne, gli Hospices civils de Lyon e il Centre de Recherche en Nutrition Humaine Auvergne et Rhône-Alpes.

La ricerca ha dimostrato per la prima volta negli esseri umani che i lipidi polari contenuti nei latticini possono migliorare la salute cardiometabolica abbassando molti marcatori lipidici cardiovascolari diminuendo l’assorbimento intestinale del colesterolo coinvolgendo interazioni specifiche nell’intestino, senza interferire con le principali phyla batteriche del microbiota intestinale.

I latticini contengono un’ampia varietà di lipidi, sia trigliceridi che lipidi polari:
questi ultimi sono lipidi particolari che stabilizzano naturalmente le gocce di grasso e si trovano in particolare nella panna e nel latticello.

I lipidi polari hanno un ruolo fisiologico essenziale in quanto componenti delle membrane cellulari.

Esperimenti preliminari sui roditori hanno rivelato gli effetti benefici dei lipidi polari del latte sul metabolismo epatico e sulla regolazione dei livelli di colesterolo nel sangue.

Tuttavia, fino ad ora, questi effetti non erano mai stati dimostrati in volontari umani con alto rischio cardiovascolare.

Il gruppo di ricercatori francesi ha cercato di decifrare l’impatto dei lipidi polari del latte sul profilo di rischio cardiovascolare di donne sovrappeso in post-menopausa, una popolazione particolarmente vulnerabile a questo rischio.

E’ stato chiesto a 58 volontarie di includere nella propria dieta del formaggio cremoso più o meno arricchito di lipidi polari del latte.

Dopo un mese è stata osservata una significativa riduzione dei livelli di colesterolo LDL, di trigliceridi e di altri importanti marcatori di rischio metabolico nel sangue.

Alla ricerca di una spiegazione per questi risultati i ricercatori hanno svolto studi supplementari che li hanno portati ad ipotizzare che determinati lipidi polari del latte ed il colesterolo (sia assunto con gli alimenti che di origine endogena) possano formare un complesso nell’intestino tenue che non può essere assorbito dall’intestino e alla fine viene escreto nelle feci.

Quest scoperte possono proporsi come base per nuove strategie nutrizionali per ridurre i fattori di rischio cardiovascolare in specifici gruppi di persone particolarmente vulnerabili.

Oltre a ciò quanto scoperto potrà contribuire a diversificare gli ingredienti dell’industria agroalimentare.

Le proprietà funzionali dei lipidi polari del latte relative alla consistenza degli alimenti, oltre ai potenziali effetti protettivi per la salute, possono offrire una promettente alternativa alla lecitina di soia oggi utilizzata in una grande quantità di cibi. offrendo un’opportunità di valorizzazione del latticello, un sottoprodotto della produzione del burro.

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Per saperne di più
Milk polar lipids reduce lipid cardiovascular risk factors in overweight postmenopausal women: towards a gut sphingomyelin-cholesterol interplay
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INRA
Institut national de la recherche agronomique
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Inserm
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Université Lyon 1
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Université Clermont Auvergne
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Hospices civils de Lyon
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Centre de Recherche en Nutrition Humaine Auvergne et Rhône-Alpes
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Marco Dal Negro
Antonio Turetta

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