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Scienziati del Regno Unito hanno concluso con successo la prima fase di verifiche di una nuova tecnica, potenzialmente più affidabile e meno invasiva, per diagnosticare il tumore al seno grazie all'utilizzo di ultrasuoni.
Gli studiosi del National Physical Laboratory
(NPL) e del UK's National Measurement Institute, hanno lavorato con
lo University Hospitals Bristol NHS Foundation Trust, cercando di tradurre quanto emerso dallo studio, in apparecchiatura ospedaliera.
Ricordiamo che già a metà del 2010, alcuni ricercatori USA avevano annunciato di aver scoperto che utilizzando onde luminose e sonore insieme era possibile diagnosticare, in modo meno invasivo, il
tumore del seno. Lo studio era stato realizzato dallo University of Connecticut Health Center e dallo Hartford Hospital.
Nel Regno Unito si hanno 46.000 diagnosi di tumore al seno all'anno, ottenute su mammografia basata sui raggi X.
Solo il 30% delle lesioni sospette risultano poi maligne. Ogni lesione deve essere confermate da una biopsia, invasiva, che rappresenta comunque un trauma in un 'area in cui è già presente una lesione sospetta. Le biopsie, oltre a tutto, costano intorno ai 35 milioni di Sterline all'anno.
Anche le radiazioni ionizzanti, poi, sono una potenziale causa di cancro, il che limita e circoscrive i criteri con cui selezionare le persone da sottoporre a controlli con raggi X, come nel caso delle donne sopra i 50 anni, nell'ambito del National Breast Screening Programme.
Gli ultrasuoni sono una tecnologia sicura, economica e già
ampiamente sperimentata, come avviene per il controllo dei feti, ma la qualità delle immagini non è ancora sufficiente per diagnosi di tumore affidabili.
Parte del problema sta nei rilevatori attualmente usati: le differenze tra i tessuti biologici producono differenti velocità e tempi di propagazione del suono, e di ritorno ai sensori. Tutto ciò può distorcere le onde che, in casi estremi, possono anche annullarsi l'una con l'altra. La scarsa affidabilità delle immagini generate rende l'utilizzo molto problematico.
La nuova
tecnica lavora rilevando l'intensità delle onde degli ultrasuoni.
L'intensità è convertita in calore che viene
rilevato da una sottile membrana di film piroelettrico, che genera un voltaggio in uscita, che dipende dal crescere della temperatura.
Le immagini ottenute in questo modo dovrebbero essere molto meno suscettibili di distorsioni.
Se usata in una tomografia computerizzata (CT), questa tecnica dovrebbe produrre immagini più accurate delle proprietà dei tessuti, permettendo di identificare meglio eventuali anomalie del tessuto della mammella.
l progetto di fattibilità iniziale ha provato la tesi utilizzando singoli sensori appositamente costruiti. Questi sono stati progettati per includere strutture predefinite, in modo che le immagini risultanti
potessero essere paragonate con quelle ottenute con altri metodi più tradizionali. I risultati hanno confermato che i nuovi rilevatori fornivano immagini più affidabili.
A questo punto il National Physical Laboratory sta cercando fondi per proseguire il lavoro e approntare un'apparecchiatura con 20 sensori,
che produrre i risultati in un tempo minore e potere quindi trovare applicazione nella pratica clinica.
Per saperne di più
National Physical Laboratory
Lo studio del 2010
Clinical Trials Favorable for Novel Breast Cancer Detection Device
University of Connecticut Health Center
Hartford Hospital
(MDN)
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