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I film sono modello per i giovanissimi, vietata giustamente qualsiasi censura, chi risponde dei danni causati? (14/10/2014)

Diversi studi hanno dimostrato che i film influenzano il fumo ed i bere degli adolescenti: un rapporto del 2012 ha evidenziato il rapporto causa/effetto sugli adolescenti tra il cominciare a fumare e avere visto il fumo nei film. Altri studi hanno mostrato come vedere fumare e bere alcol nei film sia associato con l'inizio anticipato dell'uso di alcol e di tabacco.

 

Una normativa U.S.A. del 1998 ha portato ad un drastico calo della presenza dei diversi marchi di sigarette nei film, accompagnato da un calo dell'uso di tabacco da parte dei giovani.
La pratica di inserire prodotti con marchi più o meno famosi nei film come attività di marketing, è molto diffusa anche per gli alcolici, senza che, in questi casi, sia accompagnata da regole sufficientemente severe che ne limitino la presenza in film classificati "per adulti".

I fatti hanno dimostrato che, in questo caso, i vari codici di autoregolamentazione non hanno hanno dato i frutti desiderati da chi intendeva ridurre il consumo di alcol tra giovani e giovanissimi.

Lo studio "Trends in Tobacco and Alcohol Brand Placements in Popular US movies, 1996 through 2009" pubblicato online il 27 maggio 2013 su JAMA Pediatrics ha analizzato cosa è successo prima e dopo il "1998 Master Settlement Agreement (MSA)" che ha messo fine ai posizionamenti a pagamento di marchi di tabacco nei film.
Da quel momento gli inserimenti sono diminuiti del 7% all'anno, mentre gli inserimenti di prodotti alcolici, soggetti esclusivamente all'autoregolamentazione, sono risultati in crescita nei film classificati per la visione dopo i 13 anni.

Secondo gli autori dello studio gli inserimenti di alcolici nei film dovrebbero essere trattati come quelli del tabacco perché i danni dei due gruppi di prodotti sulla salute dei giovani sono indiscutibili. I film che mostrano gente che beve alcolici in contesti che potrebbero stimolare la curiosità dei giovanissimi portandoli anche a credere che bere in modo esagerato o pericoloso sia accettabile, dovrebbero essere sottoposti a restrizioni della visione di classe "R", cioè visione accompagnati dai genitori o equivalenti.
Nessun film visibile dai giovani dovrebbe mostrare marchi di alcolici, giovanissimi che bevono, abuso di alcol, binge drinking o guida dopo avere bevuto.

Il concetto è più che giusto, certo forse un po' difficile da rendere efficace nell'era di internet e del sempre connessi nella quale l'età è normalmente autocertificata.

Per saperne di più
JAMA Pediatrics
Trends in Tobacco and Alcohol Brand Placements in Popular US Movies, 1996 Through 2009
Study authors are Elaina Bergamini, MS; Eugene Demidenko, PhD; James D. Sargent, MD. This study was supported by grants CA 077026 and AA 015591 from the National Institutes of Health (Dr. Sargent)

Marco Dal Negro

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