Informazioni notizie e comodità

per vivere meglio. Online dal 1998
Italiano - English
Nota bene: Nelle diverse lingue i contenuti possono cambiare anche nella sostanza.

Parkinson e staminali: nuovi passi in avanti (09/11/2014)

Ci sono buone notizie dagli studi di medicina rigenerativa che potrebbero aprire la strada all’applicazione clinica delle cellule staminali nei pazienti affetti da Parkinson.
Un nuovo studio, pubblicato su Cell Stem Cell, è stato guidato da Malin Parmar dell’Università di Lund in Svezia, membro dei consorzi Europei NeuroStemcell e NeuroStemcellRepair che sono coordinati da Elena Cattaneo dell’Università degli Studi di Milano.

 

Sono tre i momenti dello studio. I ricercatori hanno dapprima ottenuto neuroni dopaminergici “veri” a partire da cellule staminali embrionali umane.
Questi neuroni di ultima generazione sono stati quindi trapiantati nei modelli animali di Parkinson, dimostrando che erano in grado di imitare le caratteristiche dei neuroni danneggiati.
Poi è stata studiata la capacità dei nuovi neuroni di riconnettersi con quelli del cervello ospite. E qui è arrivata la sorpresa maggiore: si è visto che le cellule trapiantate erano in grado di connettersi con i neuroni del tessuto ospite attraverso una fitta rete di ramificazioni che raggiungevano le aree cerebrali bersaglio.

E' un importante risultato della ricerca di base, che ha dapprima cercato di capire come generare esattamente quella tipologia neuronale, studiando in parallelo ogni staminale, per poi scegliere quella ideale.
Un obiettivo “cui sono stati dedicati tanti anni di ricerche ed esperimenti e un risultato che speriamo di raffinare ulteriormente sino a poter produrre le cellule nel rispetto dei parametri necessari per l’utilizzo clinico”, spiega Malin Parmar, autrice dello studio, e membro dei consorzi Europei coordinati da Elena Cattaneo dell’Università degli Studi di Milano, che mirano a studiare le possibilità della medicina rigenerativa per il Parkinson e l’Huntington.

Il nuovo studio svedese nasce proprio nel contesto dei consorzi europei Neurostemcell (2009-2013) e Neurostemcellrepair (2013-17) guidati da Elena Cattaneo, e nel consorzio Transeuro (2010-15) coordinato da Roger Barker (UK).

Ogni consorzio europeo è il punto di incontro di più gruppi leader da più Paesi Europei, riconosciuti a livello mondiale per i propri studi con le staminali o sulle malattie neurodegenerative.
Ciascun laboratorio mette a disposizione strategia e piani per un progetto sinergico e un obiettivo comune.

Per vincere il finanziamento europeo, le proposte progettuali dei vari consorzi vengono sottoposte a rigorosa valutazione internazionale. Vincere significa poter ricercare e quindi disporre di 4-5 anni e 6-12 milioni di euro per identificare la cellula e la strategia ottimale per il Parkinson o l’Huntington e poi sperimentarne il trapianto nell’animale di piccola taglia e quindi di grossa taglia. Tappe indispensabili per poter sperimentare nell’uomo.
I risultati si rendono pubblici. Chiunque anche al di fuori dei Consorzi potrà utilizzarli.

Nei consorzi si condividono gran parte delle idee e dei risultati. “...Lavoriamo in network, come se fossimo parte di un super laboratorio transnazionale capace di aumentare la competitività europea e di vincere sfide di conoscenza e innovazione con gli altri continenti. Capita che si preparino le cellule a Milano, poi si mettano in un incubatore portatile, si prenda quindi un aereo e poche ore dopo si atterri in Svezia o in Inghilterra dove verranno trapiantate. Lì ci sono gruppi forti nelle strategie di trapianto e allora ci mettiamo insieme. Così si guadagna tempo e qualità e si creano le nuove generazioni di scienziati. Ciascuno ha responsabilità verso il progetto comune.” spiega Elena Cattaneo.

“La conquista di Malin Parmar nel modello di Parkinson rivela anche aspetti importanti per noi che a Milano lavoriamo sull’Huntington. Questi consorzi accelerano i percorsi di studio in tante direzioni. Abbiamo potuto conoscere i risultati svedesi prima del tempo, discuterli, incorporarli nei nostri esperimenti. In questa prospettiva, la collaborazione europea emerge ancora una volta come qualcosa di enormemente prezioso e da cui, per nessun motivo, le nostre società dovrebbero prendere le distanze”, conclude Cattaneo.

Per saperne di più
Cell Stem Cell, Grealish et al.: "Human ESC-derived dopamine neurons show preclinical efficacy and potency similar to fetal neurons when grafted in a rat model of Parkinson's disease."

MDN

.

Pubblicità



Pubblicità


Pubblicità


Pubblicità


Pubblicità


Telethon - io esisto