Pre-menopausa e vampate di calore: la soia sembra peggiorare le cose (06/03/2014)

Il periodo della pre-menopausa, intorno ai 45 anni o più, porta spesso disturbi di vario genere, tra i quali le vampate di calore. E' interessante quanto emerso da uno studio che ha mirato a valutarne le differenze in funzione dell'etnia di appartenenza e dell'eventuale assunzione abituale di soia.

Soia

Un gruppo di ricercatori ha analizzato i dati di 1.513 donne di 45 anni o più (media 48,5), con mestruazioni regolari, che non prendevano ormoni. Le donne bianche erano il 75%.

I dati sono stati presi sia da diversi database che da questionari spediti, che comprendevano domande sull'eventuale consumo di soia.

Sono state valutate le associazioni tra razza/etnia e vampate di calore, tenendo conto anche dell'età e dell'indice di massa corporea; è stata valutata la presenza di mal di testa, dolori articolari e vampate di calore in rapporto alla razza/etnia ed alla eventuale assunzione di soia.

Le più soggette a vampate sono state le donne native americane (66,7%), seguite da:
nere (61,4%),
bianche (58,3%),
Hawaiian/Pacific Islander (45,5%),
di etnia mista (42,1%),
Vietnamite (40,0%),
Filippine (38,9%, P < 0,05),
Giapponesi (35,9%, P < 0,01),
Indiane dell'est (31,3%, P < 0,05),
Cinesi (29,0%, P < 0,001),
ed altre asiatiche (25,6%, P < 0,001) paragonate alla bianche.

Rispetto alle non ispaniche bianche (58,8%, P < 0,001) le ispaniche sono state quelle con meno vampate (41,7%).

Le vampate sono state associate al consumo di soia tra le donne bianche, ma non tra le altre donne.

Complessivamente la percentuale di donne con vampate è risultata del 55%.

Rispetto alle bianche, le asiatiche hanno avuto meno vampate, e così le ispaniche rispetto alle non-ispaniche bianche; un modello simile è emrso da altri studi dei ricercatori che riguardavano il passaggio alla menopausa e la prima post-menopausa.

Infine, le donne bianche con più vampate sono sembrate essere quelle che normalmente assumenvano soia.

Autori dello studio
Reed SD, Lampe JW, Qu C, Copeland WK, Gundersen G, Fuller S, Newton KM from the Group Health Research Institute, University of Washington, Seattle, WA and from the Fred Hutchinson Cancer Research Center, Seattle, WA.

Per saperne di più
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23760434

Marco Dal Negro