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Traumi spinali e paralisi: speranze da un nuovo farmaco (22/12/2014)

Un nuovo farmaco ha permesso al midollo spinale di rigenerare i neuroni dopo un trauma in alcuni topi, con benefici per i movimenti e per le funzioni della vescica.
Ulteriori sviluppi potranno portare ad un trattamento per la paralisi legata ad alcuni traumi al midollo osseo della colonna vertebrale e per altre patologie legate con la rigenerazione dei nervi quando impedita da tessuto cicatriziale.

After spinal cord injury, a chemical barrier (dotted lines) blocks extension of nerve fibers. An experimental treatment enables nerves to cross this barrier (bottom). Courtesy of Jerry Silver lab, Case Western Reserve School of Medicine.

La notizia è importante ed anche il principio in base al quale sono stati ottenuti i risultati lo è.
In sintesi, i ricercatori hanno scoperto che proprio il sistema di ricostruzione del corpo dopo un trauma, se non perfettamente operante, può creare gli ostacoli che impediscono la perfetta risoluzione delle conseguenze del trauma stesso.
Dopo il trauma il corpo rigenera i tessuti interessati, compresi quelli nervosi e tessuto cicatriziale.

Se la ricostruzione degli assoni che collegano le cellule nervose tra di loro, viene interrotta prima del tempo dalla formazione di tessuto dovuta a sostanze chimiche chiamate proteoglicani condroitin solfato (CSPG) le cellule nervose non si riconnettono. E' noto che i CSPG hanno un ruolo stabilizzante delle connessioni tra cellule nervose.
Dopo un trauma al midollo spinale, cellule di supporto del sistema nervoso chiamate cellule gliali producono livelli di CSPG maggiori, sia nella zona del trauma che lungo il midollo spinale.

Studi recenti hanno mostrato che i CSPG fermano la produzione degli assoni interagendo con un recettore della proteina che si trova negli assoni e che si chiama tirosina fosfatasi sigma (PTPσ).
Al Dr. Bradley Lang della Case Western Reserve University School of Medicine è venuta l'idea di progettare un farmaco che aiutasse gli assoni a rigenerarsi inibendo la PTPσ.
La ricerca, diretta dal Dr. Jerry Silver e pubblicata online sul numero del 3 dicembre 2014 di Nature, è stata in parte finanziata dal National Institute of Neurological Disorders and Stroke (NINDS), NIH.

I ricercatori hanno perciò messo a punto un farmaco, che hanno chiamato intracellular sigma peptide (ISP), in grado di passare facilmente attraverso le membrane delle cellule diffondendosi attraverso le cellule del sistema nervoso e legandosi con successo alla tirosina fosfatasi sigma PTPσ.
I neuroni, cresciuti sui vetrini in laboratorio hanno così mostrato di aver ritrovato la capacità di svilupparsi.

In seguito i ricercatori hanno sperimentato il farmaco su topi traumatizzati confermando i risultati ottenuti in precedenza.

Un primo rapido approfondimento è possibile nella pagina in inglese di questa notizia.

Per saperne di più
Modulation of the proteoglycan receptor PTPσ promotes recovery after spinal cord injury. Lang BT, Cregg JM, DePaul MA, Tran AP, Xu K, Dyck, SM, Madalena KM, Brown BP, Weng YL, Li S, Karimi-Abdolrezaee S, Busch SA, Shen Y, Silver J. Nature, 2014 Dec 3. doi: 10.1038/nature13974. [Epub ahead of print]. PMID: 25470046.

U.S. National Institutes of Health (NIH)

Marco Dal Negro

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