Il Lilium longiflorum, detto anche giglio di Pasqua, è fiorito in molte case, ma non dovrebbe esserlo là dove ci sono gatti perchè per loro è velenoso.

Il Lilium longiflorum, detto anche giglio di Pasqua

Il giglio rampicante non è tossico mentre al contrario lo sono le varietà asiatiche, come il Lilium Candidum, il Lilium tigrinum e il Lilium regale, l’Hemerocallis, il Lilium Orientalis, il Lilium Longiflorum, il Lilium Speciosum, il Lilium Lancifolium.
Tutta la pianta è velenosa: foglie, fiori e polline, anche in piccole quantità possono rapidamente mettere in pericolo i reni dell'animale.

Il primo sintomo è il vomito che può attenuarsi nel giro di 2/4 ore. Tra le 12 e le 24 il gatto potrebbe cominciare ad urinare spesso, poi, quando il danno renale è in atto il gatto smette di urinare perchè i reni non riescono più a produrre urina. Senon curato, il gatto potrebbe morire entro 4/6 giorni da quando ha mangiato il lilium.

Normalmente i gatti hanno reni sani, per cui quando c'è un danno renale vuol dire che probabilmente c'è intossicazione o avvelenamento, ed è lì che cercherà il veterinario.

E' fondamentale intervenire con le cure rapidamente: se solo c'è un sospetto che il gatto abbia mangiato parti di un lilium andate subito dal veterinario, che potrà indurre vomito, se il fatto è appena avvenuto e somministrerà liquidi intravena per prevenire la disidratazione e per difenrdere la funzione renale.

Anche altri lili sono tossici in modi diversi per cui è meglio tenerli lontani dai gatti.

Questi fiori non sono invece pericolosi per i cani che possono avere qualche mlessere ma non corrono pericolo di vita.

Per saperne di più
http://www.fda.gov/AnimalVeterinary/ResourcesforYou/AnimalHealthLiteracy/ucm206751.htm

Marco Dal Negro