Le campagne di vaccinazione per il virus dell'epatite B sui bambini, in Cina, hanno stimolato una maggiore crescita di mutazioni del virus stesso, non coperte dall'effetto protettivo del vaccino. Il fatto è riportato dai ricercatori dei Chinese Centers for Disease Control and Prevention and University of North Carolina, Chapel Hill, sul Journal of Virology.

Il fegato

Fino al 1992, quando è partito il programma di vaccinazione universale dei bambini cinesi che ha riguardato 80.000.000 di individui, la diffusione del virus dell'epatite virale B, HBV, era del 10% bambini compresi. La campagna ha drasticamente ridotto la percentuale dei bambini infettati sotto i 5 anni, dal 10% del 1992 a meno dell'1% nel 2005, ma questi risultati sono ora messi in pericolo dall'incremento dello sviluppo di nuove mutazioni del virus.
Dal 6,5% di mutazioni nel 1992, prima della partenza del programma di vaccinazione universale, si è passati al 15% circa nel 2005.
Nel gruppo di controllo degli adulti, non interessati dalla campagna, lo sviluppo di nuovi ceppi è rimasto virtualmente inveriato.

I ricercatori sostengono che il vaccino è ancora efficace, ma che è necessario seguire le nuove varianti del virus per adattare le strategie di protezione. Infatti è stato già messa a punto una nuova generazione di vaccini che contengono un secondo antigene, in modo tale che per eluderne l'efficacia sia necessario sviluppare varianti nei confronti di ambedue gli antigeni.

Per saperne di più
Una copia del manoscritto è disponibile alla pagina http://bit.ly/asmtip0913e
La ublicazione formale sul Journal of Virology è prevista per il numero di novembvre 2013.

MDN