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Vertigini: trovato nel cervello un punto dell'equilibro (09/12/2013)

E' stata trovata una zona del cervello molto importante per il riconoscimento subconscio della posizione, del sopra e del sotto, dell'alto e del basso, cioè dell'equilibrio. La scoperta di questo punto, posto in un'area molto sviluppata del cervello potrebbe aiutare a comprendere e, speriamo a risolvere, alcuni problemi di vertigini e di disorientamento spaziale, di quelle situazioni in cui le persone si sentono galleggiare, instabili, quando il cervello non riesce ad integrare correttamente le informazioni che giungono dai diversi sensi.


 

Le vertigini possono essere un sintomo di danno all'orecchio interno o ad altri sensi come la vista, ma in molti casi, invece, il problema sembra legato ad una interruzione dei processi cerebrali che traducono i segnali che riguardano la forza di gravità, provenienti dall'orecchio interno e le sensazioni visive provenienti dagli occhi, in ciò che conosciamo come posizone verticale.
Il cervello ha una capacità automatica di sapere cosa è in alto anche quando la testa ed il corpo non sono diritti.
Studi sulle persone in situazione di assenza di gravità fanno pensare che sentire la forza di gravità svolga un ruolo nella percezione della verticalità e dell'orientamnto spaziale.

Amir Kheradmand, M.D., neurologo alla Johns Hopkins University School of Medicine spiega che è stata identificata una piccola area di tessuto nervoso nella corteccia parietale, coivolto in modo sostanziale nella capacità di sapere in quale posizione siamo nello spazio, se siamo in verticale o inclinali, anche se immersi nel buio più totale.

I ricercatori si sono concentrati su questa zona perchè alcuni studi su vittime di ictus, con problemi di equilibrio, facevano pensare che i danni a questa parte del cervello avessero una parte centrale nella percezione della posizione verticale.

Per lo studio i ricercatori della Johns Hopkins University hanno reclutato 8 persone in buona salute, e le hanno poste, singolarmente, in una stanza buia, mostrando loro delle linee illuminate su di uno schermo. Quindi le hanno istruite ad indicare l'orientamento delle linee ruotando un disco a destra, sinistra o diritto.

I partecipanti sono stati poi sottoposti ad una stimolazione magnetica trans-craniale che ha fatto passare in precisi punti del cervello una corrente elettromagnetica non dolorosa e non invasiva, che ha temporaneamente interrotto la funzionalità dall'area scelta. La corrente applicata è considerata sicura, approvata dalla U.S. Food and Drug Administration per trattare pazineti depressi attraverso la stimolazione di cellule nervose nella regione del cervello coinvolta nel controllo dell'umore e della depressione.

Per questa parte dell'esperimento le persone avevano un emettitore elettromagnetico posto contro il cuoio capelluto in un'area di 2 centimtri sul lobo parietale destro dietro all'orecchio.
Il luogo è stato trovato inizialmente mappando una piccola regione del lobo parietale in un soggetto che ha ricevuto, in questo punto, 600 impulsi elelttromagnetici nel corso di 40 secondi.
Dopo ogni ciclo di 40 secondi alle persone veniva chiesto di indicare la direzione di ciascuna linea illuminata sullo schermo. I risultati erano rapidi ed i test potevano essere ripetuti in un giorno successivo. Alla fine i ricercatori hanno visto che ogni persona riportava risultati analoghi con stimolaizoni nello stesso punto.

Kheradmand ha dichiarato che i risultati dello studio mostrano che vi è la possibilità di identificare i punti legati a disfunzioni dell'equilibrio e di intervenire di conseguenza.

Per saperne di più
The Johns Hopkins Medicine
http://www.hopkinsmedicine.org/

Cerebral Cortex

MDN

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