Dal Congresso sulla Fertilità 2000 svoltosi ad Edimburgo: anche nell'uomo la fertilità segue un orologio biologico  (10/11/2000)

La rivista britannica "Human Reproduction" ha pubblicato la notizia, peraltro ribadita al Congresso sulla Fertilità 2000 svoltosi ad Edimburgo, che anche l'uomo è regolato da un orologio biologico che ne determina, nel tempo, la fertilità.
Alcuni scienziati hanno infatti verificato che nell'uomo la possibilità di concepire subisce un abbassamento pari al 2 per cento annuo una volta superati i 24 anni di età. Tale scoperta non ha precedenti nel suo campo poiché fino ad ora non erano mai state effettuate sperimentazioni attendibili, ma ci si basava solo su supposizioni. Oggi, però, al termine di un'accurata analisi che ha coinvolto un vasto campione di coppie si è giunti ad affermare che la probabilità di ottenere un concepimento entro un anno dall'inizio dei tentativi è superiore al 92 per cento se l'uomo non ha ancora compiuto i 25 anni.
La scoperta riapre inoltre il discusso argomento dell'andropausa nella quale due famosi endocrinologi inglesi riconoscono un vero e proprio climaterio maschile caratterizzato da sintomi ben delineati come quelli della menopausa femminile: nervosismo, depressione, diminuzione della memoria. Tuttavia sempre secondo i due esperti, questa condizione maschile, determinata da una diminuzione della produzione di testosterone, non implica il calo del desiderio o l'infertilità.

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