E' vero che un buon profumo fa vedere le donne più belle? Secondo quanto emerso da uno studio realizzato dal Monell Chemical Senses Center sembrerebbe proprio di si.
Finanziato dalla Unilever e realizzato da Janina Seubert, PhD, neuroscienziato cognitivo, lo studio ha dimostrato che sia le sensazioni emotive che quelle razionali coinvolte nella valutazione della piacevolezza del viso di una donna vengono influenzate dagli odori..

 

Il viso attraente ed il buon profumo si integrano in una valutazione emotiva congiunta e questo può indicare che ciò accada in un'unica area di elaborazione cerebrale.

Per contro la sgradevolezza di un odore non influisce assolutamente sulla valutazione dell'età della persona.

Questo studio è stato disegnato partendo dall'idea che il giudizio sull'età e quello su quanto un viso è attraente riguardano due distinte aree di elaborazione delle percezioni: il fatto che una donna sia attraente è considerato un processo emotivo, mentre la valutazione dell'età un processo cognitivo basato sulla razionalità.

Nello studio 12 femmine e 6 maschi hanno valutato quanto erano attraenti e che età avevano 8 visi di donna, diversi nell'aspetto e nell'età, visti in fotografia ognuno accompagnato da un odore, su cinque utilizzati, ed hanno espresso anche una valutazione sul grado di piacevolezza degli odori abbinati.

Ne è risultato che la piacevolezza dell'odore influenzava direttamente la valutazione su quanto i visi erano attraenti, quindi sia le informazioni visive che quelle olfattive contribuivano a questa valutazione.

Per quanto riguarda l'età è invece successa una cosa strana: gli odori piacevoli facevano vedere i visi giovani più giovani e quelli vecchi più vecchi, mentre gli odori cattivi operavano in senso inverso per cui i visi venivano percepiti di età molto più vicine.

Il prossimo passo sarà quello di valutare questi processi per l'uomo.

Ricordiamo che lo studio è stato finanziato dalla Unilever e che alla realizzazione ha partecipato personale Unilever.

Per saperne di più
Odor Valence Linearly Modulates Attractiveness, but Not Age Assessment, of Invariant Facial Features in a Memory-Based Rating Task

Marco Dal Negro