Dall'Università di Lione notizie sui tumori ginecologici
(19/07/2001)

La chirurgia laparoscopica è una delle grandi innovazioni chirurgiche degli ultimi anni ed è stata ampiamente utilizzata anche per trattare alcune forme di tumore, come quello dell'apparato genitale femminile, con risultati positivi.
La metodica è stata recentemente al centro di una diatriba che ne metteva in discussione l'utilità ed il successo per effettuare linfoadenectomie, cioè asportazione dei linfonodi, a causa della difficoltà di esecuzione e quindi alla necessità di impiegare personale altamente qualificato che, per ovvi motivi, ne relegherebbe l'impiego in pochi centri specializzati. Dall'Università di Lione (Francia), però, arriva la notizia che anche per i tumori ginecologici è possibile identificare il linfonodo "sentinella" che rappresenta la prima area dei linfonodi raggiunta dalle cellule tumorali. Tale identificazione è attuabile nel corso di un intervento laparposcopico utilizzando l'iniezione di un mezzo colorato o un tracciante radioattivo attraverso l'utero; in assenza di metastasi si attuerà l'intervento in laparoscopia, in caso contrario si ricorrerà all'intervento tradizionale.
L'intervento descritto viene eseguito anche in alcuni centri italiani come la Clinica Ostetrica e Ginecologica dell'Università di Cagliari e l'Ospedale Maria Vittoria di Torino dove all'identificazione del linfonodo sentinella fa seguito la pulizia completa di tutti i linfonodi che esclude ulteriori trattamenti.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.

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