Intolleranza al latte: un nuovo test
(17/07/2001)

Negli ultimi anni si sono diffuse nuove tecniche diagnostiche anche non invasive, Vega test, Dria test, ecc., al fine di rilevare eventuali intolleranze ed allergie sia alimentari che ambientali. Una delle intolleranze più diffuse è sicuramente quella al latte che sembrerebbe interessare un terzo degli italiani adulti. La causa dell'intolleranza è riferita, nella maggior parte dei casi, alla carenza su base genetica della lattasi, l'enzima intestinale che frammenta e rende possibile l'assorbimento del lattosio. I disturbi connessi sono generalmente svuotamento intestinale, fermentazione, distensione, irritazione, diarrea.
Oggi però è nato un innovativo test per diagnosticare se questi disturbi siano effettivamente da attribuirsi ad una intolleranza al latte: il test del respiro. La corretta digestione del lattosio avviene nell'intestino tenue dove viene completamente assorbito; una insufficiente digestione, invece, permette al lattosio di raggiungere il colon dove fermenta e sviluppa idrogeno, una gas che viene assorbito dal sangue ed espulso dai polmoni. Il test prevede di far bere al paziente una piccola quantità di latte e farlo espirare in un contenitore ogni venti minuti per due ore. L'espirato verrà poi analizzato per verificare la presenza di un eccesso di idrogeno a prova di una scorretta digestione del lattosio.
La misurazione viene effettuata con uno strumento chiamato gas-cromatografo; la carenza della lattasi può anche essere non grave e risolvibile con la sospensione degli alimenti incriminati per un certo periodo di tempo al termine del quale verrà rieffettuato il test.

L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.

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