Uno studio inglese sul rapporto tra rughe facciali e carcinoma delle cellule facciali (BCC)
(18/07/2001)

Un medico inglese, insieme ai suoi colleghi dell'Università di Manchester, ha condotto uno studio su 239 individui al fine di stabilire se il rischio di contrarre il carcinoma delle cellule facciali (BCC) sia inversamente correlato all'intensità di rughe facciali.
L'equipe scientifica ha eseguito analisi cliniche su 118 pazienti di razza bianca con età media di 72 anni sottoposti a trattamento per BCC e 121 pazienti di controllo con età media di 69 anni. Utilizzando una scala fotonumerica per la valutazione del grado di invecchiamento precoce della pelle di ognuno ed anche di un questionario sull'esposizione solare, i ricercatori hanno osservato che i pazienti appartenenti al primo gruppo presentavano una minore intensità di rughe facciali rispetto ai pazienti appartenenti al gruppo di controllo.
Considerando poi ogni singola analisi in base ad età, sesso ed anamnesi di fumo ed applicando la regressione logistica, gli esperti inglesi hanno constatato che il maggior grado di invecchiamento cutaneo era associato ad una progressiva diminuzione delle probabilità di contrarre il basalioma. Il fenomeno trova spiegazione nell'esistenza di due forme del processo di riparazione del collagene che sopravverebbe nel derma papillare conseguentemente all'esposizione solare: un processo è legato alla risposta non fibrotica caratterizzata dalla perdita di collagene che denota un modello clinico con molte rughe ma basso rischio di BCC, mentre l'altro processo è legato ad una risposta fibrotica caratterizzata dalla preservazione del collagene che denota un modello clinico con rughe trascurabili o addirittura assenti, ma con marcata tendenza a sviluppare BCC.

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