In Italia 7,6 neonati su 100 sono a rischio di
esposizione ai danni della sindrome fetoalcolica.
L'appello è lanciato a Roma dagli esperti
dell'Istituto superiore di sanità (Iss) in occasione
della Giornata internazionale della consapevolezza
sulla sindrome fetoalcolica e della presentazione
del primo studio realizzato nel nostro Paese su
questa patologia.
La ricerca è stata
condotta su 607 neonati, grazie al coinvolgimento di
7 neonatologie di diversi ospedali italiani.
"E' emerso - afferma Simona Pichini, ricercatrice
dell'Iss e autrice dell'indagine - che il consumo di
alcol in gravidanza è sottostimato o non
riconosciuto da parte delle donne italiane, con
un'esposizione media del 7,6%. E i due estremi di
Verona (0%) e del policlinico Umberto I di Roma
(30%)". "Nei Paesi mediterranei - spiega la
ricercatrice - non si sa nulla degli effetti delle
bevande consumate dalle mamme durante la
gravidanza".
.
Questo studio, che sarà
pubblicato nel prossimo numero di 'Alcoholism:
clinical and experimental research (Acer)' è stato
effettuato grazie all'uso del biomarcatore
etilglucuronide con cui è stato possibile rilevare
l'esposizione alcolica dei bimbi attraverso
l'analisi delle loro prime feci. "Non ha dimostrato
- sottolinea la scienziata - che i piccoli sono
malati. Ma che sono stati esposti ai gravi rischi
dell'alcol.
Ovvero quelli di sviluppare tra pochissimi anni
deficit intellettivi, cognitivi e psicosociali".
Vedi anche:
Uso ed abuso di alcol in
gravidanza (28/09/2015)
link...
Alcol in gravidanza: il
neonato se ne ricorda (01/10/2013)
link...
Anche le abitudini
alcoliche dei padri prima del concepimento possono
incidere sull’esito della gravidanza e sulla salute
del feto e del bambino.
link...
CNR: alcol in gravidanza
e rischi nella formazione del nascituro (03/11/2011)
link...
Un limitato consumo di
alcol in gravidanza non danneggia il nascituro
(03/10/2013)
link...
Marco Dal Negro |