Questo sito utilizza cookie: cliccando su OK o proseguendo nella navigazione si acconsente al loro utilizzo. Info - Chiudi

 

My Best Life: un aiuto per vivere meglio

SALUTE

DEPRESSIONE

SESSUALITA'

CAPIRSI

GOLA

AMBIENTE

MUSICA

RIDERE

 

 

News

Epilessia- buone notizie (17/11/2000)

La Fondazione Idea per prevenire ansia e depressione (17/11/2000)

Nuovo test prenatale per l'identificazione della sindrome di Down e di malformazioni (16/11/2000)

Dalla "Haelth Care Withoth Harm" importanti novità sull'uso del PVC morbido (16/11/2000)

Un nuovo cerotto termico per i dolori articolari, lombari, dorsali, cervicali, artrosici e reumatici (15/11/2000)

Nuova protesi (15/11/2000)

Nuove armi contro il cattivo odore (14/11/2000)

Nuove protesi di metallo (14/11/2000)

Ernia inguinale- meno dolore con la P.A.D. (13/11/2000)

Il fumo passivo (13/11/2000)

Notizie precedenti

Chi è
Links
e-mail
Cerca nel sito

Ambiente, inquinamento, energia e bio architettura

 

 

Il fumo passivo (13/11/2000)

I giornali hanno pubblicato in questi giorni la notizia di una donna sofferente d'asma deceduta in seguito ad esposizione al fumo passivo dei suoi colleghi e superiori di lavoro. Naturalmente tale notizia ha fatto discutere e come sempre ha diviso l'opinione pubblica.
Per affrontare seriamente il problema è necessario allargare l'orizzonte ed uscire dai luoghi comuni. 
Prima di tutto dobbiamo considerare la qualità dell'aria che respiriamo negli ambienti chiusi.
Il problema è molto più complesso: PM10, PM5 (entrambe polveri finissime in sospensione nelle aree industrializzate e nelle città), veleni da traffico, riscaldamento, lavorazioni industriali, radon e veleni rilasciati dalle sostenze usate per la costruzione e l'arredamento (vedi www.mybestlife.com/ita_bio e "Ma che aria ci fate respirare"), l'elenco è lungo ed impressionante, e comprende anche il fumo passivo. Ma credere che risolvendo questo sia tutto a posto e si possa pensare ad altro è stupido: vuol dire negare i problemi perchè non si ha voglia di risolverli.
Il problema va aggrdito con un adeguato ricambio dell'aria nei locali in cui si soggiorna a lungo, con una decisa depurazione dell'aria interna ed una manutenzione seria (e non formale) degli apparati filtranti. A tutto ciò è necessario aggiungere un'azione costante e decisa di risanamento dell'aria esterna. In questo modo si avrebbe anche un forte miglioramento della situazione legata alla carenza di ossigeno nei locali ove vi sia scarso ricambio di aria.
Ciò detto, il fumo continuna a fare male, anche quello indiretto. 
In questo contesto si inserisce oggi uno studio inglese, condotto presso il Royal Children's Hospital di Bath, e secondo il quale il fumo passivo nuoce alla salute tanto quanto quello attivo.
I ricercatori hanno esaminato 8.500 donne in gravidanza, alcune fumatrici ed altre non; a tale esame ne ha fatto seguito un secondo sui loro bambini tra i 18 ed i 30 mesi. I risultati hanno dimostrato che, di questi ultimi, il 20 per cento soffriva di problemi respiratori con incidenza maggiore sui figli delle donne fumatrici; a conclusione dello studio si è affermato che anche la semplice esposizione al fumo passivo può provocare i medesimi effetti del fumo attivo.
I grandi produttori di sigarette, per smentire queste affermazioni e "zittire" il popolo di non fumatori costretti a respirare questo veleno quotidiano, si stanno muovendo alla ricerca di sostanze che possano rendere l'odore del fumo più gradevole di quello che è attualmente. Ma il Massachussets Department of Health fa subito sentire la sua voce sostenendo che gli additivi utilizzati a tale scopo interagiscono con alcune sostanze durante la combustione e diventano cancerogeni.
Anche le statistiche non consolano produttori e consumatori di sigarette: solo negli Stati Uniti ogni anno muoiono 3.000 individui a causa di cancro al polmone indotto dal fumo passivo; 35.000 sono i morti per malattie cardiache causate da esposizione al fumo passivo; si è anche stimato che il fumo passivo sia responsabile di oltre 150.000 polmoniti e bronchiti nei bambini.

 


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

Aggiungi questo sito ai tuoi preferiti (aggiungi segnalibro):
premi il tasto  Ctrl   assieme al tasto  D
.

 

[_private/root_princ/skyscraper.htm]