Nitin Sawhney
Human (V2)
Un viaggio interiore, che parte i primi anni Sessanta per arrivare fino ad oggi, attraverso molte tappe: linfanzia, ladolescenza, lingresso nella maturità. Tutto questo è in Human (V2) lultimo, autobiografico lavoro di uno dei musicisti più interessanti e influenti degli ultimi dieci anni: autore di una musica definita globale per la ricchezza di spunti e di elementi comuni alle culture più diverse e lontane, e che, da sempre, trae linfa vitale da tradizioni e spiritualità orientali che riportano a lontane origini: lIndia. Soul e beat elettronici, chitarre e
sitar, vocalizzi pieni di pathos: E il mio disco più autobiografico - dice il musicista anglo indiano - in Human giro intorno alla mia vita e cerco anche di guardarla al suo interno. Vado indietro nel mio tempo e esploro la mia interiorità. Sempre particolare e densa di significato è la copertina degli album di
Sawhney: in questo caso è ritratto il volto del musicista che tenta di uscire da una barriera, qualcosa di palpabile ma quasi invisibile. Luomo è in difficoltà, non riesce a respirare, apre la bocca. Voglio scappare, fuggire da tutto ciò che ci impedisce di vivere in libertà spiega Sawhney scappare dalla mentalità imperante secondo cui lOccidente è la migliore delle culture. Essere umani, oggi, è la vera rivoluzione.
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