Per il cervello le dipendenze dal sesso o dalla
pornografia sono dipendenze come le altre, come
quella da droghe, da alcol o da fumo ed attivano
maggiormente le stesse aree cerebrali. Sono tre in
particolare le aree coinvolte: lo striato ventrale,
il cingolo anteriore dorsale e l'amigdala.

Lo striato ventrale è
coinvolto nell'elaborazione della gratificazione e
della motivazione mentre il cingolo anteriore
dorsale è legato all'anticipazione della
gratificazione e quindi al desiderio, alla
compulsione, alla necessità di dare soddisfazione al
bisogno della gratificazione. L'amigdala è coinvolta
nell'elaborazione del significato degli avvenimenti
e delle emozioni.
In una piccola ricerca
realizzata dal Department of Psychiatry alla
University of Cambridge i ricercatori hanno studiato
19 pazienti maschi ritenuti affetti da comportamenti
sessuali compulsivi, paragonandoli con 19 volontari
in buona salute.
I primi avevano iniziato a fruire di materiale
pornografico in età più giovane ed in quantità
maggiore rispetto ai volontari del gruppo di
controllo.
I pazienti compulsivi
avevano seri problemi nel controllare i propri
comportamenti sessuali, con gravi conseguenze nella
vita di relazione. Il loro comportamento era molto
simile a quello di chi è dipendente da droghe. La
dottoressa Valerie Voon spiega che lo scopo della
ricerca era quello di verificare se anche quanto
avviene nel cervello è simile.
Per verificare
l'attività cerebrale i ricercatori hanno utilizzato
la risonanza magnetica funzionale che misura segnali
legati ai livelli di ossigeno nel sangue.
Mostrando dei video clip porno, alternati a video di
sport, gli studiosi hanno verificato quali aree del
cervello venivano attivate. Hanno anche chiesto ai
partecipanti come si sentivano durante la visione
dei video, confermando che i porno producevano
livelli di desiderio maggiori sui compulsivi,
indipendentemente dal fatto di valutarli con un
punteggio più alto.
Nei pazienti il desiderio davanti al porno era anche
correlato con maggiori interazioni tra le aree
cerebrali già citate.
E' emerso anche un
rapporto tra l'età e l'attività cerebrale: i
pazienti più giovani hanno mostrato, in risposta
alla pornografia, livelli più alti di attività
nell'area dello striato ventrale. Da notare che
questa associazione era più forte negli individui
con comportamenti compulsivi.
Il controllo delle regioni frontali del cervello,
che frenano la compulsività, continua a svilupparsi
fino a verso i 25 anni ed un suo squilibrio può
essere, nei più giovani, responsabile di una
maggiore impulsività e tendenza a comportamenti
rischiosi. Ma un eventuale condizionamento in questo
senso deve essere ancora dimostrato.
Questa ricerca ha un
valore per quanto riguarda la verifica delle aree
cerebrali attivate nei casi di dipendenza dal sesso
o dalla pornografia e dalle altre dipendenze, e
anche se per realizzarla sono stati usati video
porno, la comprensione della dipendenza dalla
pornografia è tutto un altro discorso che non può
essere affrontato con un approccio di questo tipo.
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University of Cambridge
Neural Correlates of Sexual Cue Reactivity in
Individuals with and without Compulsive Sexual
Behaviours
Marco Dal Negro |