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I farmaci antiepilettici aumentano il rischio di fratture e cadute (28/09/2012)

 

E' alto il rischio di fratture, cadute ed osteoporosi tra i pazienti che assumono farmaci antiepilettici (AED).
Sono diversi gli studi che confermano il questo rischio e l'ultimo, pubblicato sulla rivista Neurology mette in evidenza che le persone che assumono farmaci antiepilettici hanno una incidenza 4 volte maggiore di fratture: alla spina dorsale alla clavicola ed alle anche e di diagnosi di osteoporosi.

Oltre a ciò i farmaci antiepilettici influiscono negativamente sull'equilibrio ed i risultati mostrano che le donne che seguono queste terapie hanno tassi di cadute doppi rispetto a quelle non in terapia.

Il professor John Wark dello University of Melbourne's Department of Medicine al Royal Melbourne Hospital, che ha diretto la ricerca, afferma che sono emerse nuove informazioni fondamentali per comprendere un così alto rischio di fratture e cadute tra i pazienti in cura con antiepilettici ed insiste sulla necessità di dare ai pazienti una maggiore informazione su questi pericoli.

Più del 70% dei pazienti epilettici che hanno partecipato alla ricerca, infatti, erano inconsapevoli dell'aumentato rischio di fratture.
Pochi studi hanno affrontato il problema della coscienza da parte dei pazienti del rischio di cadute e di fratture e questo indica una scarsa sensibilità verso il problema.
I pazienti dovrebbero invece essere seguiti regolarmente ed aiutati a gestire il pericolo.

Lo studio ha comparato 150 utilizzatori di farmaci antiepilettici e 506 non utilizzatori. Tutti gli utilizzatori erano in cura al Royal Melbourne Hospital, di età dai 15 anni in su ed assumevano i farmaci da almeno 3 mesi.

Hanno collaborato anche ricercatori de La Trobe University, the National Ageing Research Institute, e la University of Malaya, Malaysia.

Ci sono poi altri studi e riicercatori che si sono dedicati al problema, tra i quali Christian Meier, Division of Endocrinology, Diabetes and Metabolism, University Hospital, CH-4031 Basel, Switzerland e Marius E. Kraenzlin, Division of Endocrinology, Diabetes and Metabolism, University Hospital, CH-4031 Basel, Switzerland.

Nel loro studio evidenziano i problemi di mineralizzazione delle ossa e di metabolismo del calcio negli utilizzatori di farmaci antiepilettici, partendo dal fatto che molti studi hanno mostrato una significativa diminuzione nella densità minerale ossea (BMD) ed un aumentato rischio di fratture nei pazienti trattati con farmaci antiepilettici inducenti l’enzima (phenobarbital, carbamazepine, phenytoin).
Si ritiene che i farmaci antiepilettici che inducono gli enzimi epatici (induttori del CYP 450) modificano la regolazione degli enzimi che sono responsabili per il metabolismo della vitamina D convertendo 25-OH-vitamina D in metaboliti inattivi con il risultato di un minore assorbimento del calcio e con conseguente iperparatiroidismo secondario.
I dati riguardanti i nuovi farmaci antiepilettici sono limitati, ma in ogni caso, sono riportate alterazioni del metabolismo delle ossa per quanto riguarda oxcarbazepine, gabapentin e, in studi preclinici, per il levetiracetam.
I ricercatoriraccomandano la somministrazione in via profilattica di adeguate dosi di calcio e di vitamina D per tutti i pazienti in terapia antiepilettica.
Per pazienti in terapia di lungo periodo è raccomandato il controllo della densità minerale ossea (BMD) come parte del controllo dell'osteoporosi, specialmente per pazienti trattati con farmaci antiepilettici inducenti l’enzima che comportano un rischio maggiore di fratture.
La terapia farmacologica con bifosfonati è da riservare ai pazienti con rischio di fratture particolarmente alto.

Per saperne di più
For more information
University of Melbourne

Antiepileptics and bone health
http://tab.sagepub.com/content/3/5/235.abstract 

( MDN )


L'armadietto omeopatico casalingo
(del Dott. Turetta)
Quali sono i problemi o le disfunzioni che possono giovarsi di un intervento omeopatico d'urgenza e, di conseguenza, come dovrebbe essere un ideale armadietto medicinale omeopatico casalingo.


 

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