Un gruppo di ricercatori del Cancer Research al MedUni Vienna ha decodificato un meccanismo del principio attivo imiquimod nella difesa contro il tumore, provando che trasforma le Cellule Dendritiche Plasmacitoidi, pDC, in cellule che possono combattere il tumore in modo autonomo rispetto alle altre cellule del sistema immunitario.
Barbara Drobits, che ha lavorato alla ricerca, spiega che con l'imiquimod è possibile fare entrare le Cellule Dendritiche Plasmacitoidi (pDC) nel tumore ed attaccarle.
In questo modello, tuttavia, non è possibile eliminare completamente il tumore, ma se si somministra il principio attivo in associazione con i trattamenti convenzionali potrebbe incrementarne l'efficacia, e quindi, ridurre la durata dei trattamenti.
La scoperta dà a nuove ricerche del MedUni Vienna per verificare se l'imiquimod, oltre
all'efficacia ora dimostrata nei confronti del melanoma, possa essere utile anche nei
confronti degli altri tumori. Un studio in questa direzione è già partito all'istituto per la ricerca sul cancro.
L'imiquimod è un farmaco del gruppo degli antivirali. utilizzato per il trattamento di piccoli tumori superficiali delle cellule basali della pelle, melanomi o cheratosi attiniche, cioè danni dell'epidermide che si sviluppano con molti anni di esposizione intensiva alle radiazioni UV.
L'imiquimod è un immunomodulatore che attiva il sistema immunitario della pelle in modo da poter combattere contro virus e tumori.
Barbara Drobits è una tra gli studenti dottorandi nel corso “Inflammation and Immunity”, promosso dal FWF (Austrian Science Fund) e dal MedUni Vienna. Con i suoi colleghi ha lavorato sotto la direzione di Maria Sibilia, responsabile dell'Istituto.
Per saperne di più
Medical University of Vienna
(MDN)
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