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Che le sigarette facciano male credo sia assodato e nessuno lo metta in dubbio. Ogni tanto si fanno delle campagne contro le sigarette, non ultima quella che ha portato ad impedire di fumare nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro. La crociata è partita, come spesso avviene, negli USA, per poi arrivare
nell'Unione Europea.
Ma proprio dagli Stati Uniti arrivano risultati ufficiali di tutte queste campagne che dimostrano come i divieti da soli servano a poco.
Negli USA, secondo un rapporto dei Centers for Disease Control and Prevention, dal 2008 è in atto un rapido aumento nel consumo di tabacco da pipa, quello usato per farsi le sigarette da soli e di
sigari, in quantità tale da contrastare il calo nei consumi di tabacco.
Nonostante il consumo complessivo di tabacco delle sigarette abbia proseguito il decennale
trend calante, la diminuzione tra il 2010 ed il 2011 è stata solo del 2,5%.
Tra il 2000 ed il 2011 il maggior incremento è stato quello del tabacco da pipa +482%, seguito da quello dei grandi sigari +233%. Quest'ultimo è stato dovuto essenzialmente al fatto che i produttori hanno aumentato il peso dei sigarini in modo da poter essere catalogati come grandi sigari ai quali non vengono applicate alcune maggiorazioni fiscali e limitazioni.
Secondo il rapporto il consumo di tutto il tabacco fumato tra il 2000 ed il 2011 è sceso del 27,5%, ma tra il 2010 ed il 2011 è sceso solo dello 0,8%. Nonostante il calo complessivo, il tabacco fumato non da sigarette è nell'insieme cresciuto , nello stesso periodo, del 123%.
Secondo Tim McAfee, direttore del CDC’s Office on Smoking and Health, c'è allarme per la crescita del fumo di sigari tra i giovani ed i giovani adulti perché la scelta di fumare o meno viene presa, normalmente, prima dei 26 anni di età.
La spiegazione che gli studiosi si sono data è legata ai costi del fumo: le sigarette già fatte costano di più ed inoltre se per le sigarette è proibito utilizzare aromatizzazioni o diciture come light o a basso contenuto di nicotina, per gli altri tipi di tabacco questo non vale.
Nello stesso arco di tempo considerato dai dati appena esposti si è assistito ad un incremento fortissimo dell'uso del narghilè, con la nascita di Hookah bars (bar dove si fuma l'Hookah, il narghilè) in molte città di Stati Uniti ed Europa, c'è
stata una forte crescita dell'uso di canapa indiana e di uso ed abuso di alcol, senza contare le pasticche di vario tipo e la cocaina.
Il problema, forse, è altrove, in qualche posto molto scomodo da trovare ed ancora più da accettare.
Ma questo è un altro discorso.
Per saperne di più
Centers for Disease Control and Prevention
( Marco Dal Negro )
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