Futuri medici, futuri fumatori: oltre il 30% degli studenti di medicina si dichiara fumatore, 10 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale dei loro coetanei.
E' quanto emerge da una ricerca condotta in cinque università italiane e appena pubblicata sul 'Journal of Public Health', finalizzata a indagare prevalenza, conoscenze e attitudini riguardo al fumo dei futuri medici italiani.
La ricerca, coordinata da Giuseppe La Torre del Dipartimento di sanità pubblica e malattie infettive della Sapienza Università di Roma, ha coinvolto 700 studenti delle facoltà di Torino, Chieti, Palermo e di due università capitoline (Università Cattolica e Università Sapienza) e ha utilizzato un questionario sviluppato dall'Organizzazione mondiale della sanità e dai Centers for Disease Control and Prevention americani.
Fuma il 31,4% degli studenti di medicina, media nettamente superiore a quella della fascia di età 15-24 anni rilevata dall'ultima indagine Doxa sul fumo: il 22%.
Tra i motivi che spingono a ffumare, sicuramente l'influenza tra pari, ma anche e soprattutto lo stress a cui i giovani sono sottoposti.
Fatto sta che da futuri medici fumatori a effettivi professionisti fumatori il passo è breve, come dimostra anche un'indagine precedentemente pubblicata sull''European Journal of Public Health' e svolta in diversi ospedali italiani, in cui si era riscontrata una prevalenza di fumatori tra il personale sanitario superiore al 40%.
Secondo gli autori, questi dati dovrebbero far riflettere, soprattutto perché il personale sanitario dovrebbe svolgere un ruolo di modello comportamentale nei confronti dei pazienti/cittadini. Grazie all'aiuto di medici e altri professionisti della sanità, infatti, un fumatore può prendere coscienza di sé e trovare la forza di smettere.
E' quindi auspicabile, concludono gli studi, introdurre già nei piani di studio dei corsi di laurea in Medicina e chirurgia degli appositi corsi che trattino in maniera esaustiva le problematiche collegate al fumo e formino i futuri medici sulle tecniche, come il counseling, che aiutano a smettere.
A breve saranno pubblicati i risultati della ricerca condotta in Europa, in cui emergeranno le differenze tra il nostro e gli altri tre Paesi coinvolti (Spagna, Germania e Polonia) in materia di conoscenza e propensione al fumo.
(MDN)
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