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Le cellule nervose dell'occhio, per funzionare correttamente, hanno bisogno della vitamina C., che potrebbe voler dire che anche in altre parti del cervello vi
è la stessa esigenza.
L'inaspettata scoperta emerge da uno studio realizzato da scienziati della Oregon Health & Science University,
recentemente pubblicato sul Journal of Neuroscience.
Spiega Henrique von Gersdorff, Ph.D., un senior scientist all'OHSU's Vollum Institute: "Abbiamo trovato che le cellule della retina, per funzionare correttamente, hanno bisogno di essere bagnate dalla vitamina C, internamente ed esternamente. Essendo la retina parte del sistema nervoso centrale, si può ipotizzare che la vitamina C possa avere un ruolo
ad un livello non ancora ipotizzato.
Il cervello ha speciali ricettori chiamati GABA-type, che aiutano a modulare le
comunicazioni rapide tra le cellule del cervello. Questi agiscono come freno all'eccitazione dei neuroni nel cervello.
I ricercatori hanno verificato che i ricettori GABA-type nelle cellule della retina smettono di funzionare correttamente quando viene rimossa la vitamina C.
Secondo von Gersdorff, essendo la vitamina C il maggiore antiossidante naturale potrebbe essere indispensabile per preservare ricettori e cellule da una fine prematura.
La funizione della vitamina C nell'organismo non è ancora ben nota, infatti, quando l'organismo umano ne viene privato , questa rimane nel cervello più a lungo che in qualsiasi altra parte del corpo.
Queste scoperte offrono anche un indizio sul perché lo scorbuto, che ha alla sua
origine una forte carenza di vitamina C, ha tra i sintomi
più comuni la depressione: potrebbe cioè venire da una carenza di vitamina C nel
cervello.
Le scoperte potrebbero avere implicazioni anche su altre patologie come il glaucoma e l'epilessia. Ambedue le patologie sono causate da disfunzioni di cellule nervose nella retina e nel cervello. Queste diventano sovraeccitate in parte anche perché i ricettori GABA possono non funzionare correttamente.
Per saperne di più vedi la versione inglese di
questa notizia e
Oregon Health & Science University
(MDN)
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