Cibi colorati sotto accusa. Dolciumi, succhi di frutta, yogurt tutti colorati, secondo un numero crescente di studi, causerebbero problemi comportamentali e deficit d'attenzione nei piccoli consumatori.
Tanto che un comitato d'esperti della Food and Drug Administration, l'agenzia Usa dei farmaci e degli alimenti, comincerà
presto una revisione delle ricerche sugli effetti dei coloranti artificiali, seguendo l'esempio europeo.
Le preoccupazioni per gli alimenti colorati industrialmente affondano molto indietro nel tempo. Nei primi anni '90 la Fda e gli scienziati canadesi concludono che il rosso 40 e il giallo 5 e 6, i più usati per 'accendere' i cibi, sono contaminati con sostanze simili a cancerogeni umani.
E nonostante diversi prodotti debbano il loro aspetto invitante a cinque coloranti usati insieme, neanche oggi è stato studiato e testato il potenziale effetto cancerogeno di queste combinazioni, sottolineano gli scienziati
in un editoriale sul Washington Post.
In cinquant'anni, negli States la produzione
pro-capite di coloranti alimentari si è quintuplicata. I bambini ne consumano sempre di più. Mentre gli allergologi evidenziavano nutriti timori nei confronti del giallo 5, parallelamente psichiatri e insegnanti hanno notato un aumento di problemi di comportamento e deficit d'attenzione.
Nel 2004 uno studio rivela che i bimbi iperattivi che consumano coloranti, lo sono molto di più degli altri.
La Gran Bretagna ha sollecitato i produttori a non usare 6 sostanze 'sotto accusa', il Parlamento europeo ha imposto in questi prodotti la presenza di un'etichetta sugli "effetti avversi" che i coloranti artificiali possono avere "sul comportamento e l'attenzione dei bambini".
Mettere al bando queste sostanze, fatte apposta per manipolare la percezione dei consumatori - sottolineano gli esperti - non significa rendere grigia la tavola: si possono usare, e si comincia a farlo, diversi coloranti naturali, estratti dalle piante, altrettanti vividi di quelli artificiali, ma senza gli effetti nocivi.
(MDN)
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