La funzione conoscitiva si misura mediante il livello al quale il cervello è capace di elaborare ed usare le informazioni disponibili per le attività della vita quotidiana.
Il morbo di Alzheimer, la più comune forma di demenza legata all'età, colpisce, negli Stati Uniti, il 47% degli adulti con più di 85 anni.
Identificare fattori nutritivi che possono limitare la disfunzione
conoscitiva ed aiutare a vivere in modo indipendente porta benefici alla salute ed alle finanze pubbliche.
Questo secondo gli autori dello studio, supportato dall'ARS (Agricultural Research Service),
dai National Institutes of Health e da altri, condotto
dall'epidemiologa Katherine Tuckercon il Jean Mayer USDA Human Nutrition Research Center on Aging
(HNRCA) at Tufts University in Boston, Mass. Tucker ha collaborato con i direttori del laboratorio HNRCA Irwin
Rosenberg, Bess Dawson-Hughes è colleghi.
Tracce del passaggio di vitamina D sono state trovate in aree dell'ippocampo e del cervelletto coinvolte nella pianificazione,
nell'elaborazione e nella formazione della memoria. Ne deriva che la vitamina D potrebbe essere
coinvolta nei processi conoscitivi.
Lo studio ha riguardato più di 1.000 partecipanti che erano curati a casa.
I ricercatori hanno valutato le associazioni tra le misurazioni delle concentrazioni di vitamina D nel sangue ed i test
neurofisiologici.
Gli anziani curati in casa hanno un rischio più alto di una carenza di vitamina D sia per la limitata esposizione al sole che per altri motivi.
I partecipanti di età tra i 65 ed i 99 anni, sono stati
raggruppati in relazione ai livelli di vitamina D nel sangue: deficiente, insufficiente, sufficiente.
Solo il 35% aveva un livello sufficiente ed aveva anche una maggior capacità
e flessibilità cognitiva, secondo i test, in particolar modo per quanto riguarda la capacità di eseguire, la complessità percettiva e la capacità di ragionamento.
I dati erano confermati anche dopo aver preso in considerazione altre variabili che avrebbero potuto metterli in discussione.
Fonte
USDA United States Department of Agriculture - Agricultural Research Service
(MDN)
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