Legambiente ha
appena rilasciato il suo rapporto sulla presenza di pesticidi nei cibi che mangiamo.
Ognuno ha interpretato i risultati "pro domo sua", cioè a proprio uso e consumo.
In sintesi, 1 frutto su 2 ed 1 verdura su 3 non contengono qualche prodotto chimico e questo non è poco, anche se sono aumentati quelli contenenti diversi pesticidi e quelli fuori legge, sono percentuali decisamente più basse, ma la legge considera tossici i prodotti chimici considerati uno alla volta. Non pone limiti alla presenza contemporanea di più pesticidi insieme.
Ma le cellule del nostro organismo non hanno letto la legge e se diamo loro troppi veleni tutti insieme, la logica ci invita ad una riflessione.
Dal canto suo, sui residui multipli Agrofarma risponde che "ad oggi non esiste alcuna evidenza scientifica che dimostri l'esistenza di un effetto additivo o addirittura potenziante dei residui multipli, quando questi sono presenti ai livelli riscontrati negli alimenti".
E siamo alle solite: quando compro da mangiare devo poter "avere evidenza che non c'è rischio", che è l'esatto contrario di quanto detto sopra.
Devo cioè "avere la garanzia che è sano", non stare tranquillo perché "non è dimostrato che è malsano". Ma ognuno fa il proprio interesse, e se la gente non fa il suo, ne sopporterà le conseguenze.
Come difenderci? In due modi.
Cercando, quando possibile, di comprare cibi biologici, o il più
naturali possibile.
Evitando di comprare sempre dallo stesso fornitore, o produttore, o cambiare marca, in modo da limitare le quantità di ogni singolo
veleno.
Buon appetito!
(
Marco Dal Negro )
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